Servizi > Feed-O-Matic > 510062 🔗

Venerdì 12 Aprile 2024 09:04

Strage di Suviana: le vittime salgono a 6



Continuano senza sosta le operazioni di ricerca dell'ultimo disperso; poche le speranze di trovarlo vivo. Quattro i feriti in ospedale. La procura di Bologna intanto ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo. Manifestazione a Bologna con Zuppi

L'articolo
Strage di Suviana: le vittime salgono a 6
proviene da
RomaSette
.

leggi la notizia su RomaSette





Adriano Scandellari, 57 anni, lavoratore specializzato di Enel Green Power, di recente insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Paolo Casiraghi, 59 anni, tecnico della Abb. Alessandro D’Andrea, 37 anni, tecnico specializzato. Sono le tre vittime  dell’esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nel Bolognese, i cui corpi sono stati ritrovati nella giornata di ieri, 11 aprile.

I loro nomi si aggiungono a quelli del 36enne Vincenzo Franchina, di Pavel Petronel Tanase, 45 anni, e del 73enne Mario Pisani, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe, portando così a 6 il bilancio delle vittime dell’incidente di martedì 9 aprile. All’appello manca ancora un tecnico – uno dei 4 inizialmente considerati dispersi -, ma le speranze di trovarlo ancora vivo sono poche. Stazionarie invece le condizioni dei 4 rimasti feriti nell’esplosione e attualmente ricoverati negli ospedali di Bologna, Cesena, Pisa e Parma: hanno tutti ustioni. Dimesso invece dal Bufalini di Cesena, con una prognosi di 30 giorni per ustioni alle mani, il 25enne Nicholas Bernardini.

La procura di Bologna intanto ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo e ora punta a fare luce sulla catena dei subappalti. E sempre nella giornata di ieri, in Emilia Romana in migliaia sono scesi in piazza per lo sciopero generale nazionale promosso da Cgil e Uil. Una protesta che qui è durata non 4 ore, come nel resto del Paese, ma 8, e che ha visto la partecipazione, alla manifestazione in piazza Maggiore, a Bologna, anche del cardinale arcivescovo Matteo Zuppi. «Non possiamo abituarci al fatto che il lavoro, che dà vita, diventi morte. Per nessuno. Lavoro e morte non devono mai abbracciarsi – le parole del porporato -. Il lavoro è vita e deve far vivere, è vocazione, dignità della persona, socialità. Se diventa morte, sfruttamento, ingiustizia, ciò deve generare corale e convinta repulsione. Per questo oggi chiediamo responsabilità e sicurezza. Le vittime sul lavoro – ha continuato – sono uno scandalo. Le morti e gli infortuni riguardano tutti».

Esprimendo vicinanza alle famiglie dei morti, dei feriti e dei dispersi, alle quali ha assicurato la sua preghiera, il cardinale, che è anche presidente della Cei, ha affermato che «la Chiesa è preoccupata delle condizioni dei lavoratori, perché al centro ci sono le persone. Tutte». E ha citato il recente documento Dignitas infinita del dicastero per la Dottrina della fede per evidenziare che «la povertà si diffonde in molti modi, come nell’ossessione di ridurre i costi del lavoro, senza rendersi conto delle gravi conseguenze che ciò provoca, perché la disoccupazione che si produce ha come effetto diretto di allargare i confini della povertà». Ancora, Zuppi ha ricordato le parole di Papa Francesco: «La sicurezza sul lavoro è parte integrante della cura della persona». La sicurezza, ha aggiunto, «non è un costo, né tantomeno un lusso, ma un dovere a cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona. Facciamolo anche per onorare la loro morte», il riferimento alle vittime di Suviana.

12 aprile 2024

L'articolo
Strage di Suviana: le vittime salgono a 6
proviene da
RomaSette
.

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI