Dopo l'attacco lanciato da Teheran, il segretario generale Onu mette in guardia dal rischio di un «conflitto totale devastante». L'invito ad «allentare la tensione»

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«Il Medio Oriente è sull’orlo del baratro». Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres lo ha affermato con chiarezza nella riunione del Consiglio di sicurezza Onu, convocato dopo l’attacco con droni e missili da parte dell’Iran, nella notte tra 13 e 14 aprile, in risposta al bombardamento di Tel Aviv sul consolato di Teheran a Damasco, il 1° aprile. «La popolazione si trova ad affrontare il pericolo reale di un devastante conflitto su vasta scala – sono ancora le parole di Guterres -. Ora è il momento di allentare la tensione, della massima moderazione e di fare un passo indietro dal baratro».

Il segretario generale Onu ha ribadito al Consiglio di sicurezza la «responsabilità condivisa di coinvolgere attivamente tutte le parti interessate per prevenire un’ulteriore escalation. Né la regione né il mondo possono permettersi altre guerre», il suo monito. Quindi ha espresso la sua «ferma condanna della grave escalation rappresentata dall’attacco dell’Iran a Israele», ricordando a tutti i Paesi membri che la Carta Onu vieta l’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualunque Stato. «Vige inoltre il principio dell’inviolabilità delle sedi diplomatiche e consolari e il personale deve essere rispettato», ha aggiunto ricordando la «condanna» dell’attacco israeliano del 1° aprile al consolato iraniano a Damasco.

In questa situazione, è «fondamentale», per Guterres, «evitare qualsiasi azione che possa portare a grandi scontri militari su più fronti in Medio Oriente. I civili – ha aggiunto – stanno già sopportando il peso maggiore e pagando il prezzo più alto». Intanto, ha messo in guardia, «la pace e la sicurezza a livello regionale, e in effetti globale, vengono minate di ora in ora».

15 aprile 2024

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