Denunciate in una nota le presunte manovre del governo del primo ministro uscente, che starebbe ostacolando l'azione dell'organismo, ufficialmente formato il 12 aprile

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Ufficialmente formato solo venerdì scorso, 12 aprile, il Consiglio presidenziale di transizione di Haiti. E già in un comunicato diffuso ieri, domenica 14, denuncia le presunte manovre del governo del primo ministro Ariel Henry, che starebbe ostacolando l’azione della struttura. Le strutture politiche, i partiti e le alleanze che hanno rappresentanti nel Consiglio, riferisce l’agenzia Efe, si dichiarano «profondamente scioccate nell’apprendere del decreto emesso» venerdì scorso dal governo, come risultasse ancora ancora guidato da Henry.

«Gli attori che hanno firmato il processo di dialogo, i cui risultati hanno portato all’accordo dell’11 marzo 2024, contestano la validità del decreto del 12 aprile 2024», precisano i membri del Consiglio presidenziale, denunciando «l’introduzione di modifiche importanti che minano il progetto consensuale» portato avanti dal Consiglio di transizione. Un consenso, rimarcano, «pazientemente e faticosamente costruito» tra le parti interessate dall’11 marzo 2024.

Nella nota, si ricorda che Henry, che si trova negli Stati Uniti e che aveva promesso di dimettersi non appena il Consiglio fosse stato formato, ha scelto di non pubblicare, e nemmeno di menzionare, l’accordo politico del 3 aprile nel decreto di venerdì scorso, che istituisce il Consiglio presidenziale di transizione, e di non rendere pubblico l’ordine di nomina dei membri del Consiglio presidenziale di transizione. Queste istituzioni domandano «il rigoroso rispetto degli impegni assunti dal governo dimissionario durante il processo politico guidato dalla Comunità dei Caraibi (Caricom), chiedendo che vengano prese misure per pubblicare l’accordo politico e il documento sull’organizzazione e il funzionamento del Consiglio presidenziale sul giornale ufficiale Le Moniteur».

Ancora, tra le richieste c’è anche quella di «istituire le commissioni bilaterali per il passaggio di consegne» e di «insediare al più presto il Consiglio presidenziale di transizione nella forma e nei contenuti definiti nell’accordo politico per una transizione pacifica e ordinata».

15 aprile 2024

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