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Lunedì 15 Aprile 2024 12:04

Ambiente: serve invertire la rotta



L’abbandono dalle fonti fossili, unica speranza per uscire dalla crisi in cui versa il pianeta: il monito del presidente di Earth Day Italia alla vigilia della Giornata mondiale della Terra

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Il prossimo 22 aprile si festeggerà la 54ª Giornata mondiale della Terra delle Nazioni Unite, che quest’anno sarà anche un’importante tappa di avvicinamento al G7 Ambiente, clima ed energia di Torino, in calendario per il 28-30 aprile. In un tempo caratterizzato da continui bombardamenti mediatici, l’attenzione dell’opinione pubblica verso questi appuntamenti rischia di essere davvero troppo bassa. D’altra parte tra messaggi WhatsApp, mail, telefonate a tutte le ore, social network e telegiornali, sempre più spesso alla nostra mente viene voglia di staccare la spina, e lasciare che il mondo vada a rotoli per conto suo. Si può ben capire.

Lo scorso dicembre le Nazioni Unite hanno registrato un fatto storico: a Dubai, per la prima volta in trent’anni di conferenze contro il cambiamento climatico, i 193 Paesi membri hanno sancito l’uscita da carbone, gas e petrolio fissandola ufficialmente al 2050. L’uscita dalle fonti fossili è l’unica speranza che abbiamo per sperare di invertire la rotta, in questa drammatica crisi ambientale che rischia sempre più seriamente di distruggere la meravigliosa bellezza del nostro unico pianeta. Insomma, una novità importante, sulla scena internazionale, che non deve assolutamente rimanere lettera morta.

Soprattutto al G7 di Torino che rappresenta il primo appuntamento internazionale sull’ambiente, dopo questo storico accordo, dove diventa quindi di fondamentale importanza che i ministri dei sette Paesi più industrializzati della Terra mostrino una seria volontà di cambiare di passo. Qualcuno potrebbe dire: cosa possiamo fare noi di fronte ad eventi che volano sopra le nostre teste? Con il suo pontificato Papa Francesco ci ha fatto capire molto bene che le tante crisi che stiamo attraversando non avvengono perché questa è un’epoca di cambiamenti, ma piuttosto perché siamo nel pieno di un vero e proprio cambiamento d’epoca.

Tutto sta cambiando a una velocità mai vista prima e il nostro futuro rischia di essere deciso dalle stesse logiche perverse che hanno generato questa crisi senza precedenti. Cosa speriamo per i nostri figli, oggi che il destino del mondo rischia di essere deciso da quattro algoritmi e da poche decine di multinazionali? Speriamo un pianeta nel quale il solo inquinamento dell’aria uccide ogni anno 7 milioni di persone? Una società il cui unico metro di misura è il profitto? In cui la ricchezza di 81 miliardari è equivalente a quella di 4 miliardi di poveri? Speriamo un futuro dove la pace è costruita attraverso i ricatti di un arsenale nucleare capace di distruggere il mondo in pochi minuti? Domandiamoci davvero per un momento cosa vogliamo per i nostri figli! Certo, il momento è complicato e molti pensano di non avere nessuna possibilità di produrre il cambiamento necessario. Ma questa convinzione è del tutto infondata. Mentre è vero piuttosto il contrario, e cioè che solo noi possiamo realmente provocare il cambiamento necessario. Perché a ben vedere dai grandi decisori politici ed economici la spinta al cambiamento arriva solo se a chiederla è l’opinione pubblica mondiale.

In assenza di sollecitazioni da parte della gente, i decisori non hanno mai alcun interesse a cambiare le cose. Ecco spiegato lo spirito del Villaggio per la Terra che dal 18 al 21 aprile a Villa Borghese coinvolgerà migliaia di cittadini in un evento partecipativo completamente privo di speculazioni politiche ed economiche, perché impegnato unicamente a mettere in luce tutto il bello che oggi dobbiamo difendere da una economia predatoria che sembra incapace di produrre felicità e di perseguire il bene di tutti. Solo una festa? Assolutamente no. Il Villaggio per la Terra è un’esperienza contagiosa capace di arrivare al cuore della gente, di creare amicizia, di unire le persone attraverso il comune desiderio di costruire un mondo fondato sulla pace per tutti, sulla felicità di tutti. (Pierluigi Sassi, presidente Earth Day Italia)

15 aprile 2024

 

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