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Con un investimento di poco più di 7 €mln, , precisamente 18 per la linea A e 4 per la linea B. Il provvedimento si è reso necessario per consentire all’azienda di ottemperare agli obblighi deliberati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (DD 1/2020 e DD 3/2020) in materia di sicurezza dei convogli non ancora sottoposti a revisione generale.

Mentre procedono, piuttosto a rilento, a cura del RTI Alstom Ferroviaria, SITAV e MA Group, il MIT ha imposto già da tempo l’obbligo di effettuare dei controlli intermedi ai convogli che non sono stati ancora oggetto di revamping e che hanno superato 720mila km, per il controllo porte, e 1.44 mln di km, per il controllo carrelli.

Al fine di garantire la costanza del servizio, che si basa soprattutto sui treni esistenti che non hanno ricevuto la revisione generale, sarà effettuata questa “revisione-ponte” su 22 treni per un totale di 264 carrelli, 352 motori e 1.056 porte.

Il primo contratto applicativo riguarderà 16 convogli, 12 della linea A e 4 della linea B, mentre l’eventuale secondo contratto applicativo verrà stipulato solo nel caso in cui i convogli che avranno ricevuto la revisione generale a fine 2025, , non saranno sufficienti a garantire le frequenze previste.