Mercoledì 17 Aprile 2024 13:04
Le violentava e rapinava senza pietà: iniziato il processo contro lo stupratore di prostitute
Inizia il processo per sul caso dello stupratore di prostitute: il violentatore fece vittime le donne tra Roma Nord e Viterbo. E’ iniziato il processo sul caso dello stupratore di prostitute. L’uomo per diversi anni si è mosso tra i territori di Roma Nord e Viterbo, adescando le proprie vittime nella vesta di cliente e ...
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Inizia il processo per sul caso dello stupratore di prostitute: il violentatore fece vittime le donne tra Roma Nord e Viterbo.
Il caso dello stupratore di prostitute finisce in tribunale – Ilcorrieredellacitta.com
E’ iniziato il processo sul caso dello
stupratore
di prostitute. L’uomo per diversi anni si è mosso tra i territori di Roma Nord e Viterbo, adescando le proprie vittime nella vesta di cliente e poi rendendo le donne vittime di brutali violenze. La persona sarebbe stata smascherata dal racconto di una vittima, con la donna che durante la violenza sessuale era riuscita a scattare una foto del soggetto e poi portarla all’attenzione delle forze dell’ordine. E’ iniziato il processo contro lo stupratore, in un’indagine che si è aperta proprio dopo la denuncia di una donna che aveva subito la sua violenza. Sulla vicenda è indagato un uomo di cinquant’anni, residente nel Comune di Roma e che in più occasioni sarebbe diventato l’incubo delle prostitute nella zona dell’alto Lazio. Le vicende si svilupperebbero da anni tra la Capitale e Viterbo, con il processo che sta facendo luce su un episodio del 2016.
La donna si prostituiva sulla Cassia nel 2016. Qui, lo stupratore l’avrebbe fatta salire in macchina all’altezza di Monterosi, Comune nella provincia di Viterbo. Una volta fatta entrare in auto, l’uomo prima l’ha portata in aperta campagna e poi l’ha costretta ad avere rapporti sessuali non consenzienti. Finita la violenza carnale, la donna sarebbe stata derubata con l’incasso della giornata: all’incirca 200 euro che erano presenti nel portafoglio.
La tecnica dello stupratore, per sfuggire alla giustizia, era ben studiata: l’uomo portava le donne in aperta campagna, dove alla fine della violenza le abbandonava. Zone dove spesso non prendeva il telefono, mettendo a repentaglio la vita della donna ma soprattutto tardando la richiesta di soccorsi per farla aiutare: tempo prezioso in cui il violentatore faceva perdere le proprie tracce tra la provincia di Roma e Viterbo.
Il processo avrebbe fatto luce, al momento, su diversi casi analoghi additati alle violenze del 50enne. Lo stupratore, in maniera analoga, avrebbe compiuto violenza su almeno altre 4 prostitute nella zona tra la Tuscia e la Capitale. Le prove contro l’uomo si aggraverebbero anche con i dati forniti dalle analisi tecniche: una prostituta avrebbe portato un fazzoletto, con dentro tracce di liquido seminale corrispondente a quello dell’uomo.
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