Giovedì 18 Aprile 2024 07:04
Tram TVA: possibile addio a via Nazionale?
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Nella giornata di ieri il sindaco Gualtieri ha formalizzato la decisione di iniziare la costruzione della tramvia Termini-Vaticano-Aurelio dalla tratta di via Gregorio VII
e rivalutare il percorso nel centro storico per soddisfare le esigenze
locali. La realizzazione della tramvia Termini-Vaticano-Aurelio (TVA) è perciò
confermata, ma il programma del cantiere subirà significativi cambiamenti."Abbiamo deciso di partire dalla parte più
semplice," ha affermato il sindaco, riferendosi alla tratta su via Gregorio
VII. Questa inversione di priorità comporterà l'inizio dei lavori sulla tratta
Giureconsulti-Vaticano, con l'obiettivo di completarla entro il 2026.
La decisione di rivalutare il percorso include anche la
scelta del capolinea intermedio, che potrebbe essere posizionato alternativamente a piazza
Venezia o piazza Risorgimento. Gualtieri ha spiegato che la tratta
Termini-Venezia presenta lavorazioni particolarmente complesse: sarà pertanto necessario ascoltare attentamente le opinioni dei residenti e, di conseguenza, rivedere il
progetto.
Questo cambiamento, ha sottolineato il sindaco, non
influenzerà la realizzazione complessiva della tramvia. Tuttavia, l'approccio
di partire dalla parte "più semplice" riflette una sottesa volontà di
tagliare il nastro di almeno una porzione della linea prima delle prossime
elezioni, alle quali il sindaco dovrebbe concorrere per un mandato bis.
Questa notizia susciterà, ne siamo sicuri, reazioni
contrastanti tra i cittadini e le parti interessate: mentre alcuni
accoglieranno con favore la revisione del percorso come un segno di attenzione
alle esigenze locali, altri esprimeranno, senza dubbio, preoccupazione per i
potenziali ritardi, i costi aggiuntivi e per l’eventuale cancellazione del
tracciato su via Nazionale.
Già nel 1999 infatti il tram 8 si fermò “provvisoriamente” al teatro
Argentina per consentire lo svolgimento del Giubileo, salvo poi vedere definitivamente cancellato il prolungamento a Termini passando da via Nazionale.
Se
alle prossime elezioni dovesse essere scelto un primo cittadino avverso alle
tramvie, anche la TVA potrebbe restare monca per almeno altri 20-30 anni. E a pagarne le conseguenze saranno, come sempre, solo i romani.
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