Sabato 6 Giugno 2020 22:06
Centocelle. Cronaca di un sabato nel quartiere
Oggi in visita a Centocelle percorrendo via Tor de Schiavi (dove sono sceso dal bus 542) poi sono andato in
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Centocelle
percorrendo via Tor de Schiavi (dove sono sceso dal bus 542) poi sono andato in via Bresadola, a piazza Teofrasto, in via dei Castani, piazza dei Gerani.Ho incontrato e conversato con alcuni amici commercianti ed artigiani per sapere da loro cosa ne pensano della situazione attuale e cosa prevedono succederà nei prossimi mesi.
Ho osservato anche e fotografato i comportamenti delle persone. Ed ho riscontrato due cose importanti nelle piazze del quartiere. Pensavo (sono un po’ esagerato nei miei programmi) di ripercorrere tutta via dei Castani, ma ho dovuto terminare la perlustrazione a piazza dei Gerani.

Ma procediamo con ordine seguendo il filo delle numerose foto che ho scattato (io le chiamo appunti fotografici).

Pietralata
(con erba altissima, tipo savana ai lati dei vialetti e la sagoma della “scandalosa” piscina dei Mondiali 1990, non completata e in abbandono) per raggiungere la fermata dei bus in via dei Monti Tiburtini. Qui dopo 5 minuti sono salito a bordo del 542 (direzione Centocelle).Poche persone, a distanza, silenziose e “in campana” per evitare qualsiasi contatto e poco traffico. Quindi in 10 minuti eccomi a destinazione con l’intenzione (esagerata) di percorrere a piedi un itinerario fino a piazza San Felice, incontrando amici commercianti e artigiani e tastare il polso al quartiere più popoloso del
V municipio
.

Ricordo quante volte l”ho percorsa alla ricerca di clienti per inserzioni pubblicitarie sul
giornale Abitare A
(34° anno di pubblicazione. Anni volati via. Ma grazie a Dio sono ancora in strada per raccontare i miei quartieri
).
Sono da
Per la ripresa autunnale non se la sente di azzardare previsioni anche perché la gente ancora resta un po’ paralizzata dalla grande paura del contagio e dalla disabitudine a fare una vita normale.
Fabrizio Fraboni
(dal 1983, vetri, specchi, cornici, vetrate artistiche), per tanti anni in via Bresadola 15-20 ed ora nella vicina via Vincenzo Cesati 45, un artigiano sopraffino il quale mi confida che (dopo la lunga chiusura) negli ultimi 30 giorni ha avuto del lavoro, delle commissioni. Ci parliamo prima in maschera e poi a distanza più che sufficiente senza ‘museruola’. Mi mostra le serrande abbassate di fronte a lui e si augura che questa situazione anche di orari assurdi ordinati dal Comune finisca rapidamente e ci sia una ripresa completa delle attività.Per la ripresa autunnale non se la sente di azzardare previsioni anche perché la gente ancora resta un po’ paralizzata dalla grande paura del contagio e dalla disabitudine a fare una vita normale.

Antica Baccaleria Michelangeli
in via Bresadola dove vengono a prendere il baccalà da tutta Roma che dura dal 1954 prima con il padre Angelo ed oggi con il figlio Davide che noto impegnato con un cliente e quindi passo avanti perché i commercianti del quartiere mi hanno insegnato tanti anni fa che quando sono alle prese con il cliente bisogna scegliere un altro momento.Intanto incrocio indaffaratissimo il titolare della
libreria Il Mattone, Alessio
. Lo andrò a trovare un altro giorno.
La ressa è consistente e il distanziamento aleatorio.
Molti oggi sono i pazienti di malattie serie che purtroppo hanno visto rinviare visite molto importanti – ed è il caso di dirlo – talvolta vitali.

Piacevolissima sorpresa in piazza Teofrasto, dove in luogo del degrado durato a lungo negli ultimi anni noto una piazza con gli accoglienti sedili pulitissima. Mi informano poi che la stessa è stata presa in adozione dal bar prospiciente che ne cura la pulizia. Ottima cosa, da estendere, in considerazione dell’inefficienza municipale e comunale.

Nei suoi uffici una volta aveva sede il negozio e studio fotografico il mio caro amico
Paolo Margani
, primo ed insuperato fotografo di Abitare A, nonché poeta in romanesco che componeva almeno due sonetti al giorno sui temi dell’attualità.Il figlio Alberto ha un negozio a
Tor Tre Teste
ed è un nostro amico e sostenitore.

Ferramenta Masfer
al civico 41 e mentre mi appresto a scendere le scalette vedo che ci sono due clienti in attesa e quindi passerò in un’altra occasione per conversare con il titolare Sandro Martino.
I clienti sono rari, eccetto che nei bar e nelle gelaterie.
Nei marciapiedi i passanti sono in buon numero, la maggior parte, guardinghi, soprattutto quelli più anziani che con tremore sono scesi in strada per una presa d’aria, più che per acquisti.

Sosto davanti a una provvidenziale fontanella dove avidamente mi regalo un paio di sorsate. Sia benedetto chi i “nasoni” li ha collocati, così comodi in strada.
Dopo il ristoro prosegue lo sguardo di assieme sulla sfilata dei negozi, alcuni molto eleganti, ad esempio quello di Minnetti, un negozio storico di tessuti e abbigliamento.

impianto di atletica Antonio Nori nel parco di Tor Tre Teste
. È stato anche tra i fondatori della sezione di atletica dell’Atletica del Parco.

Dono degli Gnomi
di Anna e Emanuele, artigiani specialisti nella lavorazione del cuoio dal quale traggono e realizzano splendide creazioni uniche. Anche Emanuele (oggi Anna non c’è) lamenta la lentezza della ripresa e non si sbilancia in previsioni per il futuro, confermandomi il disagio di una buona parte di popolazione a riprendere le abitudini di vita e di acquisto dell’epoca ante Covid.Ci verrebbe spontaneo, per l’antica amicizia abbracciarci ma ci abbracciamo… con gli occhi.
Passo davanti alla casa abbandonata che doveva essere abbattuta 30 anni fa, ma sta ancora lì.

Daily America
che resiste dal 1979.Ascolto il loro parere e registro le loro preoccupazioni che accomunano tutto il commercio locale già in crisi e sul quale si è abbattuta questa catastrofe del coronavirus.
Ma i fratelli Virga sono dei combattenti e si stanno attrezzando per superare anche questa crisi.

Mi aggiorna sull’andamento dei lavori, determinata come sempre a cogliere l’obiettivo di donare una
piazza degna di questo nome, vivibile anche da chi è disabile
e dedicata a Federica Stiffi.Io la incito a tener duro e assicuro il sostegno del nostro giornale per la riqualificazione del quartiere.

Galleria Il Mondo dell’Arte
, dove mi accoglie il sorriso di Remo Panacchia con il quale parliamo a lungo di arte, delle imprese in Cina del pittore Sandro Trotti che ho conosciuto come ho avuto il piacere di conoscere Novella Parigini in una sua memorabile mostra qui al Mondo dell’Arte.
Si è fatto tardi, mi dirigo alla fermata dei bus. Fortunatamente passa subito il 548 sul quale salgo. Appena salito è con pochi utenti, poi a mano a mano il bus si riempie in modo un po’ preoccupante.

Il distanziamento sociale ci sta rendendo tutti un po’ troppo asociali.
Il traffico, come all’andata è moderato.

È una bella giornata di sole.
Alla prossima.
Altre foto a questo link
Oggi in visita a Centocelle in via Tor de Schiavi – in via Bresadola – piazza Teofrasto – via dei Castani – piazza dei…
Pubblicato da
Vincenzo Luciani
su Sabato 6 giugno 2020