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Sabato 25 Maggio 2024 16:05

Gmb: a Roma i bambini di tutto il mondo con il Papa per la pace

Sono arrivati da 101 nazioni a Roma in oltre 70 mila per partecipare alla prima Giornata Mondiale dei bambini (Gmb) a loro dedicata, voluta da Papa Francesco. Oggi e domani la Capitale sarà la capitale dei bambini. Una grande festa in due momenti: allo stadio Olimpico e in piazza San Pietro. Il Santo Padre presenzierà…
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Sono arrivati da 101 nazioni a Roma in oltre 70 mila per partecipare alla prima Giornata Mondiale dei bambini (Gmb) a loro dedicata, voluta da Papa Francesco. Oggi e domani la Capitale sarà la capitale dei bambini. Una grande festa in due momenti: allo stadio Olimpico e in piazza San Pietro. Il Santo Padre presenzierà a tutti e due i giorni. Stamattina il Papa ha ricevuto in udienza in gruppo di bambini palestinesi e ucraini.

“Ecco, io faccio nuove tutte le cose”, il tema della Gmb che si propone di rimettere al centro dell’attenzione del mondo i bambini, che sono il presente e il futuro dell’umanità. E i bambini hanno risposto con gioia all’appello del Pontefice: a Roma sono arrivati anche i ragazzi provenienti dalle zone di guerra, dalla Palestina all’Ucraina, dall’Afghanistan alla Siria.

Da
Gaza
ieri è arrivato un video, nel quale i piccoli della parrocchia della Sacra Famiglia hanno voluto ringraziare Papa  Francesco unendosi idealmente ai loro coetanei di tutto il mondo per chiedere di pregare per la pace e per la fine della violenza.

Oggi, allo Stadio Olimpico, poco dopo mezzogiorno,  ha aperto il Children’s Village per ospitare circa 50 mila, tra bambini e accompagnatori, che animeranno la Gmb alla presenza del Papa, per il cui arrivo cresce l’attesa sugli spalti. Nella zona antistante l’Olimpico sono presenti diverse centinaia di volontari di Protezione civile, 142 bus, 60 navette per il trasporto dei partecipanti all’iniziativa.

Per tutelare la sicurezza, il controllo da remoto è affidato a circa 2.500 telecamere della Polizia locale di Roma Capitale. Sono inoltre operative le sale COC e SCIO-GE, con 20 tra operatori e funzionari dei Dipartimenti SIMU, Politiche sociali, Trasformazione tecnologica, Protezione civile e AMA.

La festa è cominciata alle 14.30. Con la conduzione di Carlo Conti, si sono alternati sul palco momenti di musica e di testimonianze. I bambini hanno scoperto la “Croce della Gioia”, un’opera di 4 metri realizzata dal pittore e scultore Mimmo Paladino,  hanno cantato con il coro dello Zecchino d’Oro l’inno ufficiale.

Alle 16.45 è arrivato il Pontefice. «Care bambine e cari bambini, care ragazze e cari ragazzi, ci siamo! E’ iniziata l’avventura della Giornata Mondiale dei Bambini. Ci siamo radunati qui allo Stadio Olimpico, per dare il “calcio d’inizio” a un movimento di bambini e bambine che vogliono costruire un mondo di pace, dove siamo tutti fratelli, un mondo che ha un futuro, perché vogliamo prenderci cura dell’ambiente che ci circonda. “Bello mondo”, dice il vostro canto. Grazie di questo!».

Ai bambini che gli chiedono se è vero che la pace è sempre possibile, il Santo Padre risponde: «La pace è sempre possibile. Ma come si fa la pace? Pensiamo a scuola, ho un problema con un altro bambino…», e subito i bambini che sono vicini a Francesco rispondono e poi ripetono al microfono “Perdonare e chiedere scusa”, “fare la pace”.

Il Papa aggiunge: «Guardate bene come si fa la pace» e stringe la mano al bambino che gli aveva posto la domanda, invitando poi tutti a farlo con il compagno vicino. «Questo è un gesto di pace, giocando insieme e aiutando gli altri, il mondo sarà migliore».

Poi, dal calcio d’inizio metaforico, Papa Francesco passa a un calcio d’inizio più che reale, quello per la partita di calcio tra i giocatori internazionali.

«Basta alla guerra, chiedo la pace». E’ l’appello dell’adolescente Eugenia che viene dall’Ucraina, da un paese vicino a Kharkiv. E’ arrivata in Italia grazie ai corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio. «La prima cosa che vorrei dire è che voglio la pace. Non voglio che ci sia la guerra tra Ucraina e Russia, che sono due paesi molto importanti per me – dice all’Olimpico -. Per me la guerra è iniziata la notte in cui ho sentito cadere una bomba: da quel giorno ho avuto paura della guerra. Non voglio che i bambini sentano le bombe cadere e vedano la morte dei loro amici e parenti. Per la guerra sono andata via dall’Ucraina e sono venuta in Italia. Ringrazio l’Italia che mi ha accolto e dico basta alla guerra, chiedo la pace».

Domani la messa presieduta dal Papa in piazza San Pietro precederà il monologo di Roberto Benigni al termine dell’Angelus. Le Nazioni Unite hanno verificato più di 315 mila gravi violazioni dei diritti dei bambini in aree di conflitto tra il 2005 e il 2022. E questi sono solo i casi verificati, il ché significa che il numero reale di violazioni è sicuramente molto più alto. A livello globale, più di 1 miliardo di bambini vive attualmente in Paesi che sono a “rischio estremamente elevato”.

Oggi 400 milioni di bambini – praticamente 1 bambino ogni 5 – vivono o fuggono da zone di conflitto, in luoghi come Gaza, Haiti, Repubblica Democratica del Congo, Sudan, Ucraina e Yemen. Molti vengono uccisi, feriti o subiscono forme estreme di violenza. Perdono familiari e amici e l’accesso a servizi essenziali, fra cui l’istruzione. I dati allarmanti vengono forniti da
Unicef
.

La Direttrice Generale dell’Unicef, Catherine Russell, che sarà presente oggi all’Olimpico ha dichiarato che «Sono centinaia di milioni i bambini di tutto il mondo la cui vita continua ad essere straziata da guerre e violenze, povertà e disuguaglianze, e dall’impatto del cambiamento climatico. Questo è un momento importante per riunirsi nello spirito di promuovere la pace e i diritti di tutti i bambini, ovunque. Dobbiamo ascoltare le voci dei bambini e realizzare un mondo a misura di ogni bambino. Oggi e per le generazioni a venire».

Il sindaco di Roma e Commissario straordinario di Governo per il Giubileo, Roberto Gualtieri, ha inaugurato questa mattina la Sala Situazione Giubileo (Ssg), che sovrintenderà e coordinerà le attività di controllo degli eventi nel 2025. Una sorta di “cabina di regia” operativa che vigilerà sulla buona riuscita del Giubileo del prossimo anno.

Dalle 12.30 lo stadio Olimpico ha aperto il “Children’s Village” per ospitare circa 50 mila, tra bambini e accompagnatori, che animeranno la prima giornata dell’evento.

A conclusione della visita presso la Sala Situazione Giubileo (Ssg), Gualtieri ha inviato un messaggio di saluto e di ringraziamento via radio alle unità della Polizia locale e della Protezione civile impegnate nell’evento.

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