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Mercoledì 29 Maggio 2024 20:05

Indagine Federlazio: crisi e guerre non impattano sulle aziende

Parola di Federlazio. Le pmi del Lazio resistono alle criticità con innovazione e sostenibilità. Gran parte delle aziende sono riuscite nel 2023 a ottenere risultati positivi in linea e leggermente superiori a quelli realizzati nel 2022. Gli andamenti di questi primi mesi del 2024 inducono, invece, a previsioni di cautela, tanto che le aziende puntano…
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Parola di Federlazio. Le pmi del Lazio resistono alle criticità con innovazione e sostenibilità. Gran parte delle aziende sono riuscite nel 2023 a ottenere risultati positivi in linea e leggermente superiori a quelli realizzati nel 2022. Gli andamenti di questi primi mesi del 2024 inducono, invece, a previsioni di cautela, tanto che le aziende puntano soprattutto a mantenere gli stessi livelli di attività e ricavi dello scorso anno.

E’ quanto emerge dalla consueta analisi congiunturale dell’economia di
Federlazio
, condotta mediante questionario on-line rivolto a un campione di 500 imprese. Il report si riferisce agli andamenti dell’intero arco dell’anno 2023 e alle previsioni riguardanti il 2024.

I risultati ottenuti nel 2023 hanno reso evidente la solidità del tessuto imprenditoriale del Lazio, tessuto che, nel complesso, è uscito rafforzato grazie alla propria capacità di reazione e innovazione messa in campo per uscire dalla crisi causata dapprima dalla pandemia e, successivamente, per affrontare gli ulteriori fattori di turbolenza che si sono verificati nei tre anni appena trascorsi.


Già nel 2022 le performance positive realizzate dall’insieme delle pmi del Lazio avevano addirittura sorpreso chi temeva un impatto depressivo causato dagli eventi bellici in Ucraina, dall’incremento eccezionale dei costi dell’energia e dalle criticità emergenti nel reperimento di materie prime e semilavorati.

I dati dell’indagine hanno confermato che lo sforzo profuso dalle imprese sul terreno della digitalizzazione e della sostenibilità, ha consentito loro, anche nel 2023, di mantenere la propria posizione competitiva sui mercati in cui operano.

«Le imprese che hanno registrato un incremento del fatturato sono il 38,6%, il 28,3% quelle che hanno dichiarato una riduzione. Mentre il 34,1% lo ha mantenuto stabile» comunica FederLazio. «Nel 2023 l’occupazione nelle Pmi del Lazio ha proseguito il suo cammino positivo e la percentuale di quelle che hanno visto incrementare il proprio numero di addetti è passata dal 28,2% al 36,2%».

 


«In merito agli aspetti riguardanti il lavoro si confermano le crescenti preoccupazioni relative alle difficoltà diffuse nel reperimento di manodopera. Che sono state registrate dal 48% degli imprenditori intervistati, (nel 2022 la percentuale era stata del 35%). E che riguardano le figure professionali specializzate, ma anche gli operai generici. A fine 2023 soltanto il 3% delle aziende aveva addetti in Cassa Integrazione Guadagni. Nel 2022 le imprese che avevano fatto ricorso a tale strumento erano state il 2%».

Secondo Luciano Mocci, direttore di Federlazio «i dati che abbiamo rilevato nella nostra indagine mostrano che, nonostante la chiusura in equilibrio del 2023, si sono accentuati i fattori di crisi. I quali colpiscono in maniera più diretta il comparto manifatturiero. In particolare, va considerata con la dovuta preoccupazione la riduzione del numero di imprese che dichiarano un aumento del proprio giro d’affari. Di fronte a questa situazione gli imprenditori si stanno impegnando con investimenti nella formazione del personale. Tale impegno, però, non può da solo risolvere un problema di carattere ormai strutturale. E, quindi, deve essere accompagnato da politiche volte al rafforzamento dei percorsi di aggiornamento delle competenze professionali. Che devono svilupparsi parallelamente alla crescente diffusione delle tecnologie digitali».

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