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Giovedì 30 Maggio 2024 09:05

Anlaids Charity dinner 2024: cresce il sommerso, sos giovani

Anlaids Lazio torna in campo. L’appuntamento è per stasera a Roma, nella Galleria Nazionale di Arte Moderna, dove si terrà  la nuova edizione della Charity dinner organizzata per raccogliere fondi e sostenere iniziative di sensibilizzazione e prevenzione e per contrastare lo stigma che resiste su questi temi.  In Italia del resto sono 150mila le persone…
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Anlaids Lazio torna in campo. L’appuntamento è per stasera a Roma, nella Galleria Nazionale di Arte Moderna, dove si terrà  la nuova edizione della Charity dinner organizzata per raccogliere fondi e sostenere iniziative di sensibilizzazione e prevenzione e per contrastare lo stigma che resiste su questi temi. 

In Italia del resto sono 150mila le persone con HIV: di queste oltre 10mila non sanno di averlo e lo scoprono tardi, quando il sistema immunitario è compromesso. Dopo oltre un decennio di trend in costante discesa, è aumenta poi l’incidenza HIV nei due anni post-Covid:1.888 nuovi casi segnalati nel 2022, +32% rispetto al 2020.L’evento di questa sera nasce quindi dal presupposto che bisogna continuare a combattere. Ne parliamo con il presidente di
Anlaids Lazio
e CEO di Urban Vision Group, Gianluca De Marchi.
  

Presidente che serata sarà?

Importantissima. Pensi che l’anno scorso abbiamo mostrato i risultati di un’indagine fatta sui social media per far misurare il grado di disinformazione che c’è tra i giovani sul tema dell’HIV. L’indicazione che è venuta fuori è che i ragazzi non hanno alcuna contezza del problema. Questo è un dato molto importante, mi creda: perché se non c’è informazione non possiamo pretendere che ci sia prevenzione. Questa sera come ospite ci sarà Malika Ayane, molto sensibile su questi temi (l’anno scorso fu Emma Marrone, ndr). Ci farà inoltre molto piacere premiare la Rettrice della Sapienza, che ci sostiene sempre: l’Università per noi è sempre un interlocutore d’eccellenza anche per i progetti per i quali coinvolgiamo gli studenti.

Il fatto che i giovani siano ignari del problema potrebbe alimentare il sommerso?

Sicuramente. Tanto che una ricerca pubblicata ultimamente ci offre un dato inquietante: in Italia ci sarebbero circa 10mila casi nel sommerso. La pandemia, in questo, non ci ha certo aiutati. 

Lo scorso anno avete raccolto 200mila euro. Come li avete spesi?

Il 40% dei fondi raccolti è stato destinato al progetto scuola “Anlaids Lazio incontra gli Studenti”, percorsi informativi e formativi su HIV/AIDS/IST rivolti alle Scuole Secondarie che hanno l’obiettivo di favorire comportamenti non a rischio e scelte consapevoli. Il 40% è stato destinato al progetto “Facciamolo Rapido”, iniziativa di somministrazione del test rapido HIV/HCV: funziona come il test del Covid e ne parleremo ancora. Il restante 20% è stato equamente suddiviso per altri due progetti:  “Prevenzione&Ascolto” e  “Anlaids Lazio incontra i Giovani”. 

Inoltre avrete grandi sponsor

Esatto. Tra gli sponsor abbiamo le più grandi imprese italiane, ed è giusto che ci aiutino. Io, oltre che essere il presidente di Anlaids Lazio, sono anche l’ad di Urban Vision Group ed un imprenditore: quindi posso dire con cognizione di causa che è giusto che parte dei ricavi siano investiti in cause come la nostra, perchè il problema riguarda tutti.  


Mi conferma che il Lazio è una delle regioni con più alta incidenza di HIV?

Si, lo è: e Roma ancora di più. Posso dirle inoltre che nel Lazio 6 diagnosi su 10 sono in fase avanzata. Questo conferma che c’è molto sommerso e che, grossomodo, nel Lazio l’incidenza è più alta di quella nazionale. Per dare un pò di numeri abbiamo il 4,8% di casi su 100mila nel Lazio. La media nazionale si attesta sul 3.2. E Roma si alza anche al 5.2 su 100mila casi. 

Diceva che in Italia c’è un sommerso stimato di circa 10mila persone, che poi accedono tardi alle cure con tutto quello che ne consegue. Io appartengo ad una generazione che ha parlato moltissimo di Aids. Perché poi è calato il silenzio?

Perchè purtroppo quando sono arrivate le prime cure efficaci – oggi abbiamo terapie che offrono una aspettativa di vita tranquillizzante -non è stata più considerata a rischio la vita  e quindi, sbagliando, si è abbassata la guardia. Ed è stato un doppio errore: perché – guardandola dal punto di vista dello Stato – se abbassi la guardia poi se la malattia riparte si alzano i costi. C’è stato un effetto normalizzazione: siamo passati dagli spot colpevolizzanti con l’alone blu a niente.

L’incidenza delle nuove diagnosi però è inferiore a quella degli altri Paesi Europei. É vero che riguarda soprattutto i giovani? 

Negli altri Paesi, e parlo per esempio dei Paesi anglosassoni, il test dell’Hiv è inserito nei normali check up. Noi abbiamo una incidenza più bassa: ma abbiamo anche il sommerso più alto. Il fatto che ci siano oltre 10mila persone con HIV stimato è un dato molto preoccupante, perché il virus è un  moltiplicatore. C’è quindi un problema di salute personale ma anche di trasmissione. I giovani, inoltre, hanno una disinibizione crescente rispetto al sesso e questo è un fattore che non aiuta nella lotta al sommerso:  diciamo che la mancanza di campagne di comunicazione ha abbassato la percezione del rischio. Per esempio, in questo momento, c’è un boom della sifilide. 


Voi siete un punto di riferimento per quanto riguarda la lotta al pregiudizio, che è l’altro peso che si porta dietro chi ha questo tipo di problema. Tra i tanti pregiudizi che questa malattia si porta dietro c’è pure il fatto che sia circoscritta a determinati gruppi di persone. Mi chiedo come affrontate questa situazione.

Questo era verissimo prima, ma meno vero prima oggi. Come abbiamo visto con il Covid i virus non fanno differenze di generi sessuali e Paesi: attaccano tutti. Certo, è vero che l’HIV in passato ha interessato più gli omosessuali ma oggi i numeri ci dicono altro. In questo momento la libertà sessuale che hanno i giovani ha ribaltato i piani.  

Quello di stasera sarà come sempre un evento glamour, ma con un forte riflesso sociale. Ospite musicale della serata sarà Malika Ayane.  Tra i trecento invitati anche Claudia Gerini, Vittoria Puccini, Emma Marrone (ospite musicale della scorsa edizione, che si è tenuta alle Terme di Diocleziano), Giulia Bevilacqua, Michela Giraud. E poi ancora  Beatrice Grannò, Alessia Marcuzzi, Alba Parietti, Giacomo Ferrara, Carlotta Antonelli, Francesco Arca, Margherita Buy, Michele Bravi, Martin Castrogiovanni, Seydou Sar,  Moustapha Fall ed altri.

 

ANDREA BERNABEO

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