Servizi > Feed-O-Matic > 547080 🔗

Domenica 21 Luglio 2024 12:07

Le pillole di Polly, recensione di “La libreria dei gatti neri” di Piergiorgio Pulix

“Ma perché quest’uomo insopportabile si è messo a vendere gialli”? Questa domanda se la sono...

leggi la notizia su RomaDailyNews



“Ma perché quest’uomo insopportabile si è messo a vendere gialli”?

Questa domanda se la sono posta quasi tutti i malcapitati clienti che varcano la soglia della “libreria dei gatti neri”, a maggior ragione quando hanno la sfortuna di incontrarci il suo irascibile proprietario, Marzio Montecristo, in un giorno in cui è di cattivo umore.

Alcune persone, addirittura, vedendolo con la barba lunga, i capelli arruffati ed i vestiti sciatti guadagnano l’uscita dal suo negozio subito dopo esserci entrati, e pure con uno scatto degno del più veloce dei centometristi.
Chi, però, si prende il disturbo di conoscere meglio quello strano libraio comincia subito ad intuire quanto di buono ci sia in lui al di là delle apparenze.

Sì, perché la verità è che Marzio indossa una corazza per difendersi dalla cattiveria del mondo, e solo quando incontra qualcuno per cui ne valga la pena si mostra per quello che è veramente: un uomo di animo nobile e capace di grandi sacrifici per coloro che ama. Per di più, possiede anche una notevole intelligenza e un sottile senso dell’umorismo.

Questo, un tempo, i suoi alunni lo sapevano bene.
Montecristo, infatti, non era sempre stato un libraio; in passato era stato un insegnante di matematica, e pure adorato dai suoi studenti e stimato dal corpo docente. Poi, però, c’era stata la catastrofe, un evento che aveva segnato per sempre la fine della sua carriera di insegnante.

È stato allora che Montecristo ha deciso di aprire la sua libreria specializzata in libri gialli. E lo ha fatto nonostante il parere contrario dei suoi pochi amici, che gli dicevano che avrebbe fatto meglio ad aprire una pizzeria e che comunque a causa del suo carattere scontroso i suoi clienti sarebbero scappati a gambe levate.
Invece, dopo anni la libreria è ancora lì, anche se tra alti e bassi, e il merito è di Montecristo.

Il nostro, poi, non si limita a vendere gialli, ma possiede anche il fiuto del piedipiatti, un vero talento per trovare l’assassino nei casi reali di omicidio. È per questo che risponde “presente” quando Angela, una sua amica poliziotta, gli chiede di aiutarla a scoprire chi è il serial killer che ha già ucciso tante persone a Cagliari e dintorni.

Montecristo, quindi, si mette a disposizione dell’amica, ma a una condizione: che possano aiutarlo nelle indagini i suoi amici del gruppo di lettura del martedì, che non saranno poliziotti ma, di sicuro, a forza di leggere gialli hanno capito bene come si cerca un assassino.

“La libreria dei gatti neri” è un gradevole giallo di Piergiorgio Pulixi, autore sardo giovane ma che ha già al suo attivo vari romanzi, tutti da scoprire.

L’opera ha una trama deliziosa, seppure in alcuni punti non priva di forzature.
Qualche avvenimento poco plausibile, tuttavia, è un difetto minore in un romanzo in cui i personaggi sono ben costruiti e capaci di accattivarsi le simpatie del lettore.

Al centro della scena c’è Marzio Montecristo, protagonista burbero ma pieno di umanità, un generoso che fa il bene ma non vuole che si sappia. La sua vita non è perfetta, ma lui cerca il suo modo di essere felice, senza mai arrendersi di fronte alle avversità. Inoltre, è un uomo tanto intelligente da capire che i ruoli di vittima e carnefice, spesso, sono tanto vicini da rendere difficile trovarne il confine.

Accanto a lui ci sono molti personaggi secondari ma ben delineati, come Nunzia, l’arzilla vecchietta che, prima di ammalarsi di demenza senile, aveva fatto conoscere la libreria di Marzio a tanti nuovi clienti ed era stata l’anima del gruppo di lettura del martedì.

Il personaggio della poliziotta Angela è un po’ più scontato, ma suscita lo stesso simpatia grazie alla sua amicizia con Montecristo, capace di convincere anche il più disincantato dei lettori.

La scrittura dell’autore sardo, inoltre, è accurata e ricca di particolari, che però non appesantiscono la narrazione.
Un altro fiore all’occhiello del romanzo, poi, è il finale a sorpresa, inaspettato e assolutamente non banale né scontato.

Chi legge “La libreria dei gatti neri”, dunque, con ogni probabilità finirà dritto in libreria o in biblioteca a cercare altri titoli dello stesso autore.

Federica Focà

più letti
Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI