Dal 1° novembre, confluiscono al suo interno tutti gli ambiti e servizi attinenti, finora distribuiti in tre diverse aree. Il direttore Trincia: «L'obiettivo è migliorare l'efficacia degli interventi»

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Al via una nuova organizzazione per l’Area sanitaria della Caritas di Roma. Dal 1° novembre infatti confluiranno al suo interno tutti gli ambiti e i servizi di rilevanza sanitaria fin qui distribuiti in tre distinte aree: Medicina delle migrazioni; il servizio di Aiuto alla persona; il Polo di Villa Glori. Si tratta di servizi diversi ambiti di attività quali l’Assistenza sanitaria domiciliare per i malati di Aids; le Case di accoglienza per malati di Aids; il centro sollievo Casa Wanda per le persone malate di Alzheimer; il Centro di raccolta e distribuzione dei farmaci; il Centro odontoiatrico Caritas; lo storico Poliambulatorio di via Marsala; l’ambulatorio Ferite invisibili; le attività di formazione e i progetti relativi alla Medicina dell’Immigrazione.

Il direttore Giustino Trincia parla di un processo lungo, che «traduce in realtà un’intuizione che risale a molti anni fa», sulla spinta dei «profondi cambiamenti intervenuti nel contesto generale del nostro Paese, su tutti l’aggravarsi della crisi del servizio sanitario nazionale, con le forti conseguenze in termini di mancato accesso alle cure sanitarie per un numero sempre crescente di persone. L’obiettivo di fondo – aggiunge – è quello di migliorare l’efficacia dei nostri interventi in ambito sanitario, per essere sempre più a sostegno delle persone fragili e più marginali della città di Roma, quelle sicuramente più colpite da fenomeni come la desertificazione dei servizi sanitari sul territorio e le liste d’attesa con i tempi sempre più lunghi per accedere a esami diagnostici e a prestazioni sanitarie importanti, a causa anche della carenza di personale medico ed infermieristico».

La sfida dunque è quella di «promuovere sinergia e superare la possibile frammentazione, integrando competenze, progettualità e risorse e rafforzando la capacità di interlocuzione dialettica con le istituzioni pubbliche».

29 ottobre 2024

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