Martedì 29 Ottobre 2024 15:10
Israele mette al bando l’Unrwa
Approvata dalla Knesset una legge che impedirebbe all'Agenzia Onu di continuare ad assistere i rifugiati palestinesi nei Territori occupati e a Gerusalemme est. Guterres: «Conseguenze devastanti»
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Nonostante l’obiezione di Stati Uniti e di molti Paesi occidentali, la Knesset, il Parlamento israeliano, ha approvato con 92 voti a favore e 10 contrari una legge che vieta all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) di continuare a svolgere il suo lavoro nei Territori occupati e a Gerusalemme est. Il provvedimento arriva dopo anni di aspre critiche all’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel vicino Oriente, che per bocca della portavoce Juliette Touma definisce «oltraggiosa» l’approvazione del provvedimento.
«È oltraggioso che uno stato membro delle Nazioni Unite stia lavorando per smantellare un’agenzia delle Nazioni Unite che è anche l’attore principale nell’operazione umanitaria a Gaza», sono le parole di Touma, portavoce dell’Unrwa. Per il commissario generale dell’Agenzia Philippe Lazzarini, il divieto imposto alle attività dell’Unrwa in Israele «crea un pericoloso precedente», scrive su X. E denuncia l’ultimo episodio di «una campagna in corso per screditare» l’Unrwa, principale attore delle operazioni umanitarie nella Striscia di Gaza, ritenendo che il suo divieto «aggrava ancor di più la sofferenza dei palestinesi», in un territorio devastato da oltre un anno di guerra tra Israele e Hamas.
Immediata la condanna della comunità internazionale. In una nota congiunta, Irlanda, Spagna, Norvegia e Slovenia condannano il voto del Parlamento israeliano. «Il lavoro dell’Agenzia è essenziale e insostituibile per milioni di rifugiati palestinesi nella regione e in particolare nell’attuale contesto di Gaza», si legge nel documento. Per questo, la legge votata dal Parlamento israeliano «crea un precedente molto grave per il lavoro delle Nazioni Unite». Spagna, Slovenia, Irlanda e Norvegia «continueranno a lavorare con i Paesi donatori per garantire la sostenibilità del lavoro dell’Unrwa e il suo ruolo umanitario», assicurano i firmatari del comunicato.
«Estremamente preoccupato» anche il Regno Unito. Nelle parole del premier Starmer, «questa legge minaccia di rendere impossibile il lavoro essenziale dell’Unrwa per i palestinesi, mettendo in pericolo tutta la risposta umanitaria internazionale a Gaza». Analoghe condanne anche da Francia, Germania e altri Paesi, oltre che dalle stesse Nazioni Unite. E parla di voto «estremamente preoccupante» anche una portavoce della Commissione europea, che chiede a Israele di riconsiderare la decisione. «Le conseguenze sono estremamente preoccupanti – ribadisce – e rendono impossibile all’Unrwa di continuare a condurre le sue operazioni vitali a Gaza. A oggi, non c’è un’alternativa all’Unrwa, che fornisce servizi essenziali a milioni di persone a Gaza, ma anche in Cisgiordania e in tutta la regione, compresi Libano, Siria e Giordania, ed è un pilastro della stabilità regionale». Di qui la richiesta a Israele di riconsiderare la decisione. Il voto infatti va «contro il diritto internazionale», aggiunge.
L’Unione europea da parte sua «resta impegnata a sostenere Unrwa e la sua missione», a Gaza e in tutto il Medio Oriente, sottolinea ancora la portavoce della Commissione. L’Unrwa è impegnata sul campo «per garantire che si verifichino le condizioni per una soluzione a due Stati» e «ha una lunga storia di impegno nell’ambito del suo mandato».
Anche il segretario generale Onu Antonio Guterres esprime «profonda preoccupazione» per l’adozione della legge che «impedirebbe all’Unrwa di continuare il suo lavoro essenziale nei Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, come da mandato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite». L’Unrwa, prosegue, «è il principale mezzo con cui viene fornita l’assistenza essenziale ai rifugiati palestinesi nei Territori palestinesi occupati. Non esistono alternative». Per questo, se le nuovi leggi fossero effettivamente applicate, le conseguenze sarebbero «devastanti per i rifugiati palestinesi nei Territori palestinesi occupati, il che è inaccettabile».
Di qui il monito a Israele ad «agire coerentemente con gli obblighi previsti dalla Carta delle Nazioni Unite e con gli altri obblighi previsti dal diritto internazionale, compresi quelli del diritto umanitario internazionale e quelli relativi ai privilegi e alle immunità delle Nazioni Unite. La legislazione nazionale non può modificare tali obblighi – rimarca -. L’attuazione di questa legge sarebbe dannosa per la risoluzione del conflitto israelo-palestinese e per la pace e la sicurezza nella regione nel suo complesso. Come ho già detto, l’Unrwa è indispensabile. Porterò la questione all’attenzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e la terrò strettamente informata sull’evolversi della situazione».
29 ottobre 2024
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