Mercoledì 30 Ottobre 2024 13:10
Valastro (Cri): «Mai neutrali verso la sofferenza umana»


Il presidente di Croce rossa italiana parla dalla XXXIV Conferenza internazionale di Croce rossa e Mezzaluna rossa, a Ginevra. E ricorda i 27 operatori uccisi in Medio Oriente
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Parla da Ginevra, Rosario Valastro, presidente di Croce rossa italiana, dove è in corso la XXXIV Conferenza internazionale di Croce rossa e Mezzaluna rossa. E denuncia le «crescenti tensioni internazionali che sono, allo stesso tempo, cause e conseguenze di crisi umanitarie catastrofiche derivanti da conflitti armati, disastri, migrazioni forzate, fragilità socioeconomiche e discriminazioni. Crisi umanitarie – aggiunge – che sembrano intrecciate in una spirale inestricabile di sofferenza e che generano a loro volta nuovi dissensi e controversie».
Nell’analisi di Valastro, le guerre in corso «minacciano le fondamenta della grande famiglia di cui facciamo parte, una famiglia che, in ogni angolo del mondo, continua a lavorare con dedizione e sacrificio, proteggendo i più vulnerabili, ovunque per chiunque, come diciamo alla Croce rossa italiana». Basti pensare che sono 27 gli operatori della Croce rossa che hanno perso la vita in Medio Oriente, dall’inizio del conflitto a Gaza a oggi, e tanti altri sono rimasti feriti mentre prestavano servizio, cercando di supportare la popolazione nella Striscia e in Libano. Decine di migliaia le perdite tra i civili; circa un terzo sono bambini.
«Per continuare a far fronte a tali tensioni e per non esserne sopraffatti, è essenziale continuare a incontrarsi, a guardarsi negli occhi, a dialogare, come stiamo facendo instancabilmente in questi giorni a Ginevra – sono ancora le parole del presidente Cri -. Ma questo non basta. Facendo questo, dobbiamo sempre tenere presenti i nostri punti cardinali e la nostra forza unica: i nostri Principi Fondamentali. È a questi Principi che dobbiamo fare riferimento ogni volta che affrontiamo pericoli la cui portata e gravità sembrano difficili da superare». Tra questi, «il valore della neutralità e il suo significato intrinseco, che non è solo astenersi da qualsiasi partecipazione alle ostilità o evitare di fare qualcosa che possa avvantaggiare o svantaggiare una delle parti in conflitto, ma significa anche non rimanere coinvolti in controversie politiche, razziali, religiose o ideologiche di qualsiasi tipo e in ogni circostanza», ha aggiunto.
Non si tratta, ha chiarito, di tacere o essere indifferenti. «Come uomini e donne della Croce rossa e della Mezzaluna rossa, non saremo mai neutrali verso la sofferenza umana – ha ribadito Valastro – ma dobbiamo sempre mantenerci distanti dalle parti in contesa o dalle ideologie. Essere neutrali è un mezzo per un fine, non un fine in sé. Questa è la nostra caratteristica distintiva, ciò che ci rende affidabili e degni di fiducia. È una questione di coerenza e integrità – ha concluso -. Questa è la nostra forza. Questo è ciò che dovremmo riscoprire, ora più che mai».
30 ottobre 2024
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