Lunedì 18 Novembre 2024 12:11
Sette nuovi diaconi permanenti


Il 23 novembre la Messa per le ordinazioni, con il vicario Reina a San Giovanni in Laterano. Con loro le moglie e le famiglie che li hanno seguito lungo questo cammino
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Aldo Blessich, Gonzalo Castro Cedeno, Massimiliano Fedeli, Teodoro Mandato, Daniele Marini, Gianfranco Paolini, Luigi Sansone. Sono i nomi dei sette nuovi diaconi permanenti nella diocesi di Roma, che saranno ordinati sabato 23 novembre dal vicario generale, l’arcivescovo Baldo Reina, nella Messa delle 10.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano. Arrivano all’ordinazione emozionati e felici, accompagnati dalle mogli e della famiglie che li hanno seguiti lungo questo cammino.
È iniziato circa 15 anni fa quello di Daniele Marini, storico macellaio della Pineta Sacchetti conosciuto in tutto il quartiere. «Nel mio negozio faccio pastorale, il mio lavoro è un prolungamento della diaconia – racconta -. Vengono tante vecchiette e io le ascolto, servo le suore dei numerosi istituti della zona, regalo da mangiare a chi non si può permettere di fare la spesa». A tutti dona anche un sorriso, tanto che lo chiamano “il diacono della gioia”. «Io e mia moglie Emanuela abbiamo una storia di dolore e di malattia, abbiamo tre figli in Cielo – spiega -, ma non ho mai perso quella letizia che soltanto la fede può donare. In parrocchia siamo impegnati come catechisti e animatori liturgici e la sentiamo come una famiglia».
È catechista, operatore del Centro di ascolto e del gruppo ministranti anche Massimiliano Fedeli, che frequenta la comunità di San Filippo Apostolo a Grottarossa. «Sono impiegato presso il ministero degli Affari esteri e per via del mio lavoro ho vissuto a lungo all’estero – dice -. Con mia moglie siamo stati per dieci anni in Brasile e le nostre figlie sono nate lì. Da quando siamo rientrati è iniziato il nostro impegno in parrocchia. Nel 2008 è arrivato il primo invito al diaconato e da lì è cominciato un cammino».
La vocazione al diaconato di Gonzalo Castro Cedeno è nata «grazie all’incontro con due santi sacerdoti, don Luigi Di Liegro e don Roberto Guernieri», ricorda il futuro diacono, che è un operatore della Caritas diocesana di Roma. «Per ogni cristiano – osserva – è importante il servizio ai fratelli, ai poveri e ha una incisività maggiore quando questo lo fai con un mandato che viene dalla Chiesa stessa, come nel caso della Caritas. In questo incontro con i poveri per me è avvenuta la chiamata del Signore. In questo servizio ho incontrato tante persone con tante storie, tante provenienze, tante ferite. E questo significa incontrare Cristo».
18 novembre 2024
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