Domenica 12 Gennaio 2025 10:01
Favola della domenica – Le favole
C’era una volta una ragazza di nome Luce a cui piaceva raccontare favole. Appena incontrava...
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C’era una volta una ragazza di nome Luce a cui piaceva raccontare favole. Appena incontrava un bambino, gli narrava una storia: di fate, di stelle, di animali e di fiori. I fanciulli la ascoltavano incantati e ne chiedevano sempre di nuove.
Un giorno, per trovare più ispirazione, decise di raggiungere il luogo dove nascono le fiabe. Lo fece attraverso il sogno.
Cammina, cammina sulle ali del sonno, Luce si ritrovò di fronte a un palazzo grandissimo e straordinario guarnito da eleganti colonne.
All’esterno, un guardiano la apostrofò: “Che cosa desideri?”
“Vorrei prendere spunti per raccontare vicende fatate ai bambini”.
“Non c’è luogo più adatto di questo… vieni, entriamo”.
Il custode la guidò in ampie stanze. In ognuna, alla ragazza apparvero scaffali ricolmi di enormi tomi. Ce n’erano di ogni foggia e colore.
“Che materia preferisci?” domandò la sua guida “in questa enorme biblioteca puoi trovare tutti gli argomenti che ti interessano”.
“Che cosa c’è in questa stanza?”. Facevano bella mostra di sé grandissimi volumi di colore rosso fuoco.
“I libri raccontano le battaglie che si sono combattute nel corso dei millenni”.
“No, no, non m’interessano”.
Si spostarono in un’altra zona: “Qui abbiamo le storie di tutte le razze che si sono succedute dall’inizio dell’era umana in poi”. I tomi erano dei colori dell’arcobaleno.
“Anche se sono stupefatta da contenuti tanto impegnati ed estesi, io sto cercando qualcosa di diverso”.
Il guardiano la guardò intensamente. Luce disse: “So di essere soltanto un’umile pedina nella vastità del mondo, ma sono venuta qui per trovare ispirazione per le mie fiabe”.
“Ti porterò nel reparto più divertente che esiste in questa biblioteca”.
Man mano che si avvicinavano al settore desiderato, la guida sembrò cambiare aspetto. Il volto si fece più luminoso e sorridente, gli occhi brillarono di gioia. “Siamo arrivati” disse.
Luce si fermò sulla soglia, sorpresa e ammirata. Nell’ampio ambiente, al posto degli scaffali con tanti volumi, c’erano grandi schermi che coprivano le enormi pareti. In ogni video, si svolgeva un racconto: di bimbi, di maghi, di streghe e di fanciulli. “Qui sì che posso nutrire la mia immaginazione” si disse.
“Hai ragione” affermò il guardiano. “Tutto ciò che vedi, è accaduto nel passato o sta accadendo proprio ora nei tanti universi che costituiscono il Cosmo ”.
“Nei tanti universi?!”
Ma sì, intendo nelle altre dimensioni e negli universi paralleli. Dappertutto c’è vita intelligente dove dimorano farfalle, folletti, fate, gnomi, insetti e via dicendo. Ti meraviglia?”
“No, avevo già pensato che le mie visioni derivano da avvenimenti che si svolgono nello spazio infinito dove dimora la fantasia”.
“Sei una ragazza intelligente e preziosa. Vieni qui ogni qualvolta lo desideri, per attingere alla grande biblioteca dei sogni. So che diffonderai fiabe che pochi conoscono e che saranno in grado di illuminare, di divertire e di educare; infine, di far ricordare a ciascuno di noi chi siamo veramente, cioè non solo esseri dotati di raziocinio, ma anime di grande inventiva, immaginazione e creatività”.
Maria Rosaria Fortini