Martedì 11 Marzo 2025 17:03
Atac, l’AGCM bacchetta il Comune: “Gestione in house caratterizzata indubbie criticità”
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bollettino 9/2025
l’Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inoltrato una contestazione contro il nuovo contratto di servizio 2025-2027 tra Atac e Roma Capitale.
Nel mirino dell’Autorità
è finito per la seconda volta il mancato ricorso ad una gara pubblica
che, secondo l’ente, sarebbe in aperta violazione con l’art. 17
del Dlgs 201/2022, il decreto legislativo che norma la procedura di affidamento
dei servizi pubblici locali a rilevanza economica.
L’Autorità contesta i risultati conseguiti nella pregressa
gestione in house che avrebbero dovuto condurre Roma Capitale a optare per
tutt’altra modalità gestionale.
Le caratteristiche del nuovo affidamento sono basate su
proiezioni delle principali variabili economico-finanziarie e della quantità e
qualità dei servizi all’utenza in netto miglioramento nell’orizzonte temporale
triennale di vigenza dello stesso, ma partono da un’esperienza di gestione pregressa
da parte dell’azienda in house storica di Roma Capitale caratterizzata da
indubbie criticità gestionali ed operative, con reiterate e persistenti
difficoltà di raggiungimento degli obiettivi contrattuali.
Deve osservarsi che, a fronte di tali ben note criticità e
dei conseguenti effetti in termini di scarsa qualità e quantità dei servizi
all’utenza negli anni pregressi, nelle argomentazioni poste a sostegno della
decisione di confermare la società in house ATAC S.p.A. quale unico gestore
affidatario del servizio di TPL di linea non periferico nel territorio di Roma
Capitale è assente un’analisi approfondita dei processi e dei meccanismi
intrinseci alle dinamiche del rapporto con l’ente affidante e a quelli interni
alla gestione aziendale di ATAC S.p.A., che hanno compromesso negli anni l’andamento
dei servizi, come anche risulta mancante un Piano Industriale a cura della
società che affronti tali problematiche,
idoneo a rifondare la fiducia nella capacità di ATAC S.p.A. di far fronte alle
esigenze di mobilità dell’utenza.
Roma Capitale avrà a disposizione 60 giorni per rispondere
alle contestazioni. Laddove entro il suddetto termine tali iniziative non
dovessero risultare conformi ai principi concorrenziali che sottendono alle
normative violate, l’AGCM potrà presentare ricorso entro i successivi 30 giorni.
Con la precedente contestazione
l'assessore alla mobilità Patané aveva definito "singolare" l'accanimento dell'Autorità su Atac
, stante altre situazioni italiane di affidamenti in house che rappresentano una possibilità di affidamento concessa dalla legge.Ascolta "L'Uomo Nero: Oltre il buio della leggenda" su Spreaker.
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