Mercoledì 12 Marzo 2025 15:03
Via libera del Parlamento europeo al piano di riarmo


La risoluzione non vincolante sul Libro Bianco della difesa - che la Commissione Ue presenterà il 19 marzo - approvata con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti. Ricchiuti (PaxChristi): «Rischiamo di naufragare in un mare di armi»
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Il Parlamento europeo ha approvato questa mattina, 12 marzo, con 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astenuti, la risoluzione non vincolante sul Libro Bianco della difesa, che la Commissione europea presenterà il 19 marzo. Nel documento, l’invito all’Ue ad agire con urgenza per garantire la propria sicurezza, con risposte ai rischi esterni «simili a quelle in tempo di guerra». Ancora, la risoluzione «accoglie con favore il piano ReArm Europe, proposto il 4 marzo 2025 dalla presidente della Commissione», Ursula von der Leyen.
Nello specifico, il paragrafo 68, che «accoglie il piano in cinque punti “ReArm Europe” proposto dalla presidente della Commissione europea», ha ricevuto 480 voti a favore, 130 contrari e 67 astenuti. Bocciato invece l’emendamento dei Conservatori e riformisti, presentato da tre deputati di Fratelli d’Italia, che chiedeva il cambio del nome del piano in “Defend Europe”; l’emendamento ha ricevuto 97 voti a favore, 517 contrari e 56 astenuti.
L’Eurocamera afferma che l’Ue è ora il principale alleato di Kiev in seguito «all’apparente cambio di posizione degli Usa» sulla guerra di aggressione della Russia. Gli eurodeputati infatti, in una risoluzione approvata con 442 voti a favore, 98 contrari e 126 astenuti, criticano fermamente la politica dell’amministrazione Usa «di rappacificarsi con la Russia» e chiedono di «aumentare in modo significativo il sostegno militare a Kiev».
Ancora, il testo approvato accoglie con favore la dichiarazione congiunta dell’Ucraina e degli Usa a Gedda, e la ripresa dell’assistenza militare e della condivisione di intelligence degli Usa con Kiev.
In un video diffuso oggi, nella memoria liturgica di san Massimiliano, patrono degli obiettori di coscienza, l’arcivescovo Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi Italia, avverte: «Rischiamo di naufragare in un mare di armi. Siamo nel pieno della irrazionalità, della pazzia, della follia della guerra». Il presule fa riferimento «all’ira funesta» del presidente Usa Trump contro il presidente dell’Ucraina Zelensky e alla «folle richiesta all’Europa» della presidente della Commissione Von der Leyen di «preparare la difesa armata la cui spesa prevista è di 800 miliardi di euro. Se vuoi la pace prepara la guerra». Ricchiuti non ha dubbi: «Non è questa la strada che porta alla risoluzione dei conflitti, ma la via che li fa deflagrare con le drammatiche, terrificanti e disperate devastazioni di città e strage di giovani, di civili, di anziani, donne e bambini. Tutto sotto i nostri occhi. Oggi, ancora. Noi – aggiunge -, pacifici e non guerrafondai, dobbiamo gridare e dire soprattutto a coloro che guidano le sorti dei popoli: basta! Dobbiamo indicare loro che c’è un’altra strada da poter percorrere, segnata dal dialogo, dall’educazione alla pace, dalla giustizia sociale e dalla fraternità. Condizioni obbligate perché sulla faccia di questa terra germogli la pace. Se vuoi la pace, prepara la pace», conclude.
12 marzo 2025
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