Giovedì 13 Marzo 2025 12:03
Salvo D’Acquisto, testimone di «fortezza»


Nella basilica di San Paolo fuori le Mura la Messa con il cardinale Semeraro a seguito della promulgazione del decreto che ne riconosce la venerabilità. «Il suo sacrificio, gesto di carità eroica»
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Eroe per i «valori umani, civili e cristiani» dimostrò «la virtù della fortezza». Il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del dicastero delle Cause dei santi, ha ricordato così Salvo D’Acquisto, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, in occasione della Messa a seguito della promulgazione del decreto che ne riconosce la venerabilità, presieduta ieri, 12 marzo, nella basilica di San Paolo fuori le Mura. Riconoscimento, questo, che Papa Francesco ha autorizzato dal Policlinico Gemelli – dove è ricoverato dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale – e che suggella ufficialmente il percorso di fede e di sacrificio del vicebrigadiere che il 23 settembre 1943 a Palidoro, all’età di 23 anni, ha dato la vita per salvare quella di 22 uomini scelti a caso in un rastrellamento delle truppe naziste per un’esecuzione.
Nella sua omelia, il porporato ha sottolineato con emozione che «per Salvo D’Acquisto non tarderà ad arrivare il miracolo richiesto per la beatificazione, tanta è la devozione nei suoi confronti. Il suo sacrificio è stato un gesto di carità eroica, culmine di una vita autenticamente cristiana». Semeraro ha poi ricordato le parole di san Giovanni Paolo II, che nel 2001 si rivolse ai carabinieri affermando che «la storia dell’Arma dimostra che si può raggiungere la santità attraverso lo svolgimento del proprio dovere».
Alla celebrazione hanno partecipato, tra gli altri, l’ordinario militare per l’Italia Santo Marcianò, il cardinale James Michael Harvey, arciprete della basilica di San Paolo, l’arcivescovo Giordano Piccinotti, presidente dell’Apsa, e numerosi cappellani militari. Presenti, inoltre, esponenti delle istituzioni. A cominciare dal comandante generale dell’Arma dei carabinieri Salvatore Luongo. «È grande oggi la gioia nel vedere riconosciuta la venerabilità del servo di Dio Salvo D’Acquisto. Il decreto rappresenta un messaggio di speranza nel contesto attuale, in cui il clima di violenza e guerra rende ancora più necessaria la testimonianza di chi ha fatto della propria vita un sacrificio d’amore e giustizia», ha detto nel suo saluto iniziale Marcianò.
Nel corso della celebrazione, il postulatore della causa padre Carlo Calloni ha letto ufficialmente il decreto pontificio, consegnandolo in copia originale all’ordinario militare e al comandante Luongo, che ha espresso a nome di tutti i carabinieri «profonda riconoscenza per aver sostenuto e promosso il decreto di venerabilità del nostro Eroe» e ha chiesto al cardinale di farsi interprete di questi sentimenti presso il Santo Padre. Un saluto commosso è stato rivolto anche al professor Alessandro D’Acquisto, fratello di Salvo, e a tutti i familiari presenti alla celebrazione, sottolineando come «il suo sacrificio continui a ispirare quotidianamente le donne e gli uomini dell’Arma, che incarnano gli stessi ideali di fede, dovere e amore per il prossimo».
13 marzo 2025
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