Martedì 1 Aprile 2025 20:04
Venerdì al “Catullo” di Monterotondo la “Notte del Liceo Classico”
Venerdì 4 aprile, in tutta Italia, dalle ore 18 alle 24, si svolgerà la Notte nazionale del Liceo Classico. L’evento, che si svolge in contemporanea in tutti i Licei Classici italiani ed europei ha come finalità la promozione della cultura classica, greca e latina, nonché la valorizzazione del curricolo del Liceo Classico in tutta la […]
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Venerdì al “Catullo” di Monterotondo la “Notte del Liceo Classico”
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Venerdì 4 aprile, in tutta Italia, dalle ore 18 alle 24, si svolgerà la Notte nazionale del Liceo Classico.
L’evento, che si svolge in contemporanea in tutti i Licei Classici italiani ed europei ha come finalità la promozione della cultura classica, greca e latina, nonché la valorizzazione del curricolo del Liceo Classico in tutta la sua complessità e versatilità.
A testimonianza dell’importanza dell’evento è stato confermato anche per quest’anno il partenariato di Rai Cultura e Rai Scuola al Coordinamento della Notte Nazionale del Liceo Classico e Poste Italiane ha deciso di dedicare alla giornata un annullo filatelico.
L’evento, che si svolge in contemporanea in tutti i Licei Classici italiani ed europei ha come finalità la promozione della cultura classica, greca e latina, nonché la valorizzazione del curricolo del Liceo Classico in tutta la sua complessità e versatilità.
A testimonianza dell’importanza dell’evento è stato confermato anche per quest’anno il partenariato di Rai Cultura e Rai Scuola al Coordinamento della Notte Nazionale del Liceo Classico e Poste Italiane ha deciso di dedicare alla giornata un annullo filatelico.

Incuriosito dalla cosa e stimolato dal messaggio che sottende questo appuntamento, giunto al decimo anno, ho chiesto a Gabriele Consorte, filologo classico, scrittore e attualmente docente al Liceo Classico “Gaio Valerio Catullo” di Monterotondo, il senso primo e ultimo dell’iniziativa.
Quando è nato il progetto?
“L’iniziativa è nata dieci anni fa. La Notte Nazionale del Liceo Classico è la festa della cultura classica, degli studenti che se ne fanno interpreti e di tutti quelli che, varcando la soglia della scuola, accettano di farsi guidare alla scoperta delle tematiche del mondo antico che ancora oggi risultano di grande attualità”.
“L’iniziativa è nata dieci anni fa. La Notte Nazionale del Liceo Classico è la festa della cultura classica, degli studenti che se ne fanno interpreti e di tutti quelli che, varcando la soglia della scuola, accettano di farsi guidare alla scoperta delle tematiche del mondo antico che ancora oggi risultano di grande attualità”.
Cosa succederà al “Catullo” di Monterotondo venerdì prossimo?
“Il 4 aprile anche il Liceo classico ‘Catullo’ di Monterotondo ospiterà l’iniziativa, facendosi teatro del grande evento che, anche quest’anno, unirà le ragazze e i ragazzi d’Italia nel comune obiettivo di celebrare il Liceo classico, facendo conoscere a tutti i messaggi universali che i testi antichi continuano a lanciare al mondo”.
“Il 4 aprile anche il Liceo classico ‘Catullo’ di Monterotondo ospiterà l’iniziativa, facendosi teatro del grande evento che, anche quest’anno, unirà le ragazze e i ragazzi d’Italia nel comune obiettivo di celebrare il Liceo classico, facendo conoscere a tutti i messaggi universali che i testi antichi continuano a lanciare al mondo”.
Qual è lo stato di salute delle materie classiche in Italia?
“Le iscrizioni nei Licei classici sono in calo; tuttavia io credo che, per uno studente, avere la possibilità di formarsi stando a stretto contatto con la lingua e le tematiche dei grandi autori che rappresentano le fondamenta della nostra cultura sia una grande opportunità”.
“Le iscrizioni nei Licei classici sono in calo; tuttavia io credo che, per uno studente, avere la possibilità di formarsi stando a stretto contatto con la lingua e le tematiche dei grandi autori che rappresentano le fondamenta della nostra cultura sia una grande opportunità”.
Quale dovrebbe essere, secondo te, uno degli obiettivi primari della scuola?
“Tra i principali obiettivi della scuola dovrebbe esserci quello di accendere lo spirito critico nei ragazzi che saranno i cittadini del domani e, questo, il Liceo classico può farlo con grande forza”.
“Tra i principali obiettivi della scuola dovrebbe esserci quello di accendere lo spirito critico nei ragazzi che saranno i cittadini del domani e, questo, il Liceo classico può farlo con grande forza”.
Come si articolerà l’evento del 4 aprile?
“Venerdì, i curiosi verranno accolti a scuola con spettacoli teatrali, danze, canti e dibattiti. L’intento è quello di creare coinvolgimento e suscitare interesse: chi verrà a farci visita percepirà la vitalità che vibra tra le pagine dei classici per arrivare a parlare, attraverso i secoli, al nostro complicato e difficile presente”.
“Venerdì, i curiosi verranno accolti a scuola con spettacoli teatrali, danze, canti e dibattiti. L’intento è quello di creare coinvolgimento e suscitare interesse: chi verrà a farci visita percepirà la vitalità che vibra tra le pagine dei classici per arrivare a parlare, attraverso i secoli, al nostro complicato e difficile presente”.
Perché i ragazzi dovrebbero avvicinarsi allo studio classico?
“Perché scegliendo il Liceo classico i ragazzi hanno tra le mani una grande opportunità: quella di poter comprendere le sfaccettature del presente indagandone le radici, che affondano nell’Antica Grecia e nell’Antica Roma”.
“Perché scegliendo il Liceo classico i ragazzi hanno tra le mani una grande opportunità: quella di poter comprendere le sfaccettature del presente indagandone le radici, che affondano nell’Antica Grecia e nell’Antica Roma”.
Partendo dalla tua esperienza di studente prima e di docente poi, quali consigli ti senti di dare ai ragazzi e alle ragazze che, pur amando le materie classiche, decidono invece di scegliere altri percorsi scolastici, perché considerati magari maggiormente attrattivi?
“Se quel che vogliono è studiare queste materie, il consiglio è di seguire il proprio cuore. Ci sarà tempo per approfondire il sapere utile al proprio percorso lavorativo dopo la maturità, ma non è detto che possa esserci un’altra occasione per esercitare l’uso della ragione, misurandosi con gli autori del passato, con la stessa intensità degli anni del liceo”.
“Se quel che vogliono è studiare queste materie, il consiglio è di seguire il proprio cuore. Ci sarà tempo per approfondire il sapere utile al proprio percorso lavorativo dopo la maturità, ma non è detto che possa esserci un’altra occasione per esercitare l’uso della ragione, misurandosi con gli autori del passato, con la stessa intensità degli anni del liceo”.
Ci fai un esempio di autori classici ancora attualissimi?
“Tutti gli autori classici hanno ancora molto da dire: dall’Anonimo di Giamblico, che invita a riflettere sui meccanismi di degenerazione politica, fino ai temi universali che i tragediografi − uno fra tutti, Sofocle − esprimono nelle loro opere immortali”.
“Tutti gli autori classici hanno ancora molto da dire: dall’Anonimo di Giamblico, che invita a riflettere sui meccanismi di degenerazione politica, fino ai temi universali che i tragediografi − uno fra tutti, Sofocle − esprimono nelle loro opere immortali”.
La cultura umanistica più volte è considerata qualcosa di subalterno, se non addirittura ‘inutile’, rispetto all’importanza moderna del sapere tecnico. In base alla tua esperienza è così?
“Di solito, crede che la cultura umanistica sia “inutile” chi non l’ha approfondita o chi si dedica a tutt’altro. Già i Greci distinguevano tra téchne e sophía, due concetti che, semplificando, potrebbero farsi coincidere con il sapere pratico e quello teorico: come si può parlare di inutilità di uno dei due? Entrambi concorrono alla formazione dell’individuo e l’opportunità di approfondire ognuno dei due aspetti, con la scuola prima e l’università o i corsi professionalizzanti poi, dovrebbe essere considerato un arricchimento, non un impoverimento o un ostacolo al raggiungimento della piena maturità dell’individuo”.
“Di solito, crede che la cultura umanistica sia “inutile” chi non l’ha approfondita o chi si dedica a tutt’altro. Già i Greci distinguevano tra téchne e sophía, due concetti che, semplificando, potrebbero farsi coincidere con il sapere pratico e quello teorico: come si può parlare di inutilità di uno dei due? Entrambi concorrono alla formazione dell’individuo e l’opportunità di approfondire ognuno dei due aspetti, con la scuola prima e l’università o i corsi professionalizzanti poi, dovrebbe essere considerato un arricchimento, non un impoverimento o un ostacolo al raggiungimento della piena maturità dell’individuo”.
Come rovesciare questa scorciatoia culturale di ragionamento?
“Per esempio, promuovendo iniziative come la Notte Nazionale del Liceo Classico. La forza e l’entusiasmo con cui le ragazze e i ragazzi propongono al pubblico il frutto delle loro riflessioni è testimone di quanto la cultura umanistica possa ancora incidere sul presente e sul futuro”.
“Per esempio, promuovendo iniziative come la Notte Nazionale del Liceo Classico. La forza e l’entusiasmo con cui le ragazze e i ragazzi propongono al pubblico il frutto delle loro riflessioni è testimone di quanto la cultura umanistica possa ancora incidere sul presente e sul futuro”.
Buona vita alla cultura umanistica, quindi.
E per chi vuole, per chi può, l’appuntamento è in agenda.
E per chi vuole, per chi può, l’appuntamento è in agenda.
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