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Sabato 12 Aprile 2025 16:04

I Comitati No Scorie nella Tuscia si mobilitano: l’11 maggio marcia a Corchiano e Gallese

La marcia del 6 aprile, a Vulci, è stata un successo, ora l’appuntamento è a Corchiano e Gallese, per l’11 maggio. I Comitati No Scorie della Tuscia si mobilitano per fermare un grande rischio per tutto il territorio: la costruzione del deposito nazionale di rifiuti radioattivi. 51 le aree idonee in Italia, secondo la Sogin, […]

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La marcia del 6 aprile, a Vulci, è stata un successo, ora l’appuntamento è a Corchiano e Gallese, per l’11 maggio. I Comitati No Scorie della Tuscia si mobilitano per fermare un grande rischio per tutto il territorio: la costruzione del deposito nazionale di rifiuti radioattivi.

51 le aree idonee in Italia
, secondo la Sogin, la società che si occupa dello smantellamento delle quattro centrali nucleari italiane e della gestione dei rifiuti radioattivi di varia fonte, per ospitare la “discarica”. Il 40% di queste aree appartiene al Lazio, anzi alla provincia di Viterbo. La decisione finale arriverà nel 2026, ma i primi passi si sono mossi nel 2023, quando è stata pubblicata dal Ministero dell’Ambiente la Cnai, la Carta nazionale delle aree idonee. Da quel momento il no è stato unanime: Regione, Provincia, Comuni, associazioni, cittadini, tutti dalla stessa parte. Dalla parte del no. “Il movimento di resistenza è solido, reattivo, senza divisioni – ha spiegato Famiano Crucianelli, Presidente del Biodistretto della via Amerina e delle Forre, uno dei 5 biodistretti presenti nella provincia di Viterbo – e si è sviluppato sulla base di una consapevolezza anche scientifica e tecnica“.

La carta delle aree idonee ai rifiuti nucleari
La carta delle aree idonee ai rifiuti nucleari
Consapevolezza scientifica, come quella del Professor Angelo di Giorgio, Ordinario di chirurgia generale e oncologica all’università La Sapienza di Roma, tra i fondatori del Comitato Montalto Futura, che in questa intervista a La Repubblica si chiede: “La provincia di Viterbo, quanto a incidenza di tumori è la prima del centro Italia e l’11 a livello nazionale: si immagina se ai problemi che già ci sono ci aggiungiamo anche quelli derivanti da un deposito di scorie nucleari?”.  Rischi per la salute delle popolazioni e alta incidenza di tumori, falde idriche a bassa profondità, sismicità delle aree, presenza di aree naturali protette, impatto ambientale ed economico (siamo nelle zone dell’Olio DOP di Canino e della Nocciola DOP dei Cimini) ma soprattutto nessuna consultazione delle comunità locali. “La metodologia adottata da Sogin è illogica e obsoleta e non risponde alle più recenti procedure decisionali –
spiega il geologo Antonio Menghini
– Per di più non ha tenuto conto di tanti Criteri di esclusione. Le norme internazionali prevedono per i rifiuti ad alta attività un’unica soluzione, costituita dal deposito geologico profondo, visto che si tratta di scorie che avranno tempi di decadimento di molte decine di migliaia di anni. Il rischio è che rimarranno invece nel Deposito per tempi indefiniti”.

Il Comitato No Scorie - Faleria Calcata alla marcia di Vulci, con la presenza del Sindaco di Calcata Cristian Di Giovanni - Fonte Foto: Facebook
Il Comitato No Scorie – Faleria Calcata alla marcia di Vulci, con la presenza del Sindaco di Calcata Cristian Di Giovanni – Fonte Foto: Facebook
La superficie occupata dal deposito nazionale sarà di 150 ettari e al suo interno saranno sistemati “definitivamente e in sicurezza”, secondo quanto si legge sul sito, 84.000 metri cubi di rifiuti radioattivi a molto bassa e bassa attività. Andando più avanti nella lettura, però, si legge anche che “In attesa della disponibilità di un deposito geologico, i rifiuti a media e alta attività saranno stoccati in sicurezza all’interno di una diversa struttura di deposito temporaneo, denominata CSA, Complesso Stoccaggio Alta attività, collocata sullo stesso sito del Deposito Nazionale”.

I Comitati No Scorie intanto continuano la battaglia, a suon di raccolte firme, di informazione, di sensibilizzazione. E in vista della marcia dell’11 maggio a Corchiano, la sezione Faleria-Calcata del Comitato organizza un incontro informativo, presso la Sala della Misericordia. 

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A moderare l’incontro, al quale parteciperanno i sindaci di Calcata e Faleria, Cristian Di Giovanni e Walter Salvatori, saranno Cristina Majnero e Scira Manca. Tanti gli ospiti illustri: Famiano Crucianelli e Vanessa Losurdo del Biodistretto della Via Amerina e delle Forre e Marco Rossi, ingegnere.

Un incontro per saperne di più, per conoscere i rischi e per capire cosa ci aspetta.

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