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Lunedì 31 Marzo 2025 17:03

Mater Lingua, tornati gli spettacoli che fanno impazzire i giovanissimi (e non solo)

Mater Lingua: tornano a teatro gli spettacoli formativi che fanno impazzire i giovanissimi (e non solo). Presto le nuove date di un progetto lungo più di 20 anni. Anche quest’anno sono tornati, più entusiasmanti che mai, gli spettacoli targati Mater Lingua. L’ente formativo, che da circa un quarto di secolo si occupa di far apprendere le ...
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Mater Lingua, tornati gli spettacoli che fanno impazzire i giovanissimi (e non solo)
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Mater Lingua: tornano a teatro gli spettacoli formativi che fanno impazzire i giovanissimi (e non solo). Presto le nuove date di un progetto lungo più di 20 anni.

Mater Lingua logo
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Anche quest’anno sono tornati, più entusiasmanti che mai, gli spettacoli targati
Mater Lingua
. L’ente formativo, che da circa un quarto di secolo si occupa di far apprendere le principali lingue straniere studiate nel nostro Paese (francese, inglese e spagnolo) agli scolari, sta regalando grandi emozioni.

Il progetto, pensato e sviluppato dall’attore e direttore creativo parigino Frédéric Lachkar, include tre musical negli idiomi sopracitati. In questa edizione, per la prima volta nella sua storia, le pièces sono legate tra loro, offrendo così una continuità agli alunni delle Scuole Medie e dei Licei, ma non solo! Infatti, Mater Lingua dona la possibilità di passare una mattinata tra sentimenti, musica e sana leggerezza (quella che fa riflettere) anche ai professori e a tutti gli amanti del genere. Ma quali sono le novità proposte dal preparatissimo team?

Lingue
Lingue
Con un
calendario ricco di eventi
in tutto il Bel Paese, questa tournée sta facendo appassionare migliaia di allievi con i suoi tre percorsi: Garçon de Café, Comedia sin Título e London Echoes. Mediante queste esperienze, il pubblico viene guidato in un viaggio in giro per l’Europa prima, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, presentandogli una prospettiva storica per capire meglio il presente.

Tra le sorprese per gli spettatori figurano tre trovate molto interessanti. La prima è un contest canoro che ha coinvolto le classi in un’attività stimolante e formativa: l’interpretazione di una canzone in lingua straniera. Un’occasione preziosa per migliorare la pronuncia, acquisire sicurezza nell’espressione orale e vivere l’idioma in modo autentico attraverso la musica. La seconda chicca ha conquistato le generazioni più digitali: un concorso social che regala la possibilità di vincere un viaggio all’estero. Infine, l’idea che ha fatto parlare molto di sé: la collaborazione con tre docenti noti per il loro approccio rivoluzionario all’insegnamento delle lingue.
Laura Vignes
(francese),
Ilaria Giammarioni
(spagnolo) e
Samuele Brusca
(inglese) hanno unito le forze con Mater Lingua per promuovere una didattica emotiva, coinvolgente e profondamente legata all’esperienza viva dello studente.

Laura Vignes, Ilaria Giammarioni e Samuele Brusca
Laura Vignes, Ilaria Giammarioni e Samuele Brusca
Gabriel, cameriere nel leggendario café Le Tabou di Saint-Germain-des-Prés, ha ormai accettato la monotonia della sua routine, mettendo da parte il sogno di diventare un musicista di successo. Dopo il turno di lavoro, si rifugia al pianoforte, lasciandosi trasportare dalla sua canzone preferita. Ma proprio in quel momento, una luce accecante attira la sua attenzione. All’improvviso, fanno il loro ingresso Les Zazous, un gruppo di performers eccentrici destinati a sconvolgere la sua esistenza. Due mondi si scontrano. Ma sarà per mezzo del confronto e l’accettazione delle differenze che Gabriel troverà il coraggio di riscoprire se stesso.


L’équipe è formata da giovani artisti francofoni:
François Lelandais
(Gabriel);
Mathilde Enot
(Zaza);
Paul Jarrell
(André);
Flavia Costi
(Flore); 
André
 (Pierre). Tutti insieme cantano e ballano brani di rilevanza, capitanati da Mon Amour –
classificatosi 4° all’Eurovision Song Contest 2024
e
interpretato nel corso della pre-apertura dei Giochi Olimpici 2024
– , capolavoro del cantautore Slimane.


Nella Spagna degli anni ’30, nella cantina di una casa umile, Federico García Lorca e i suoi compagni si riuniscono per provare la sua nuova opera, ancora priva di un titolo. Nonostante l’esaltazione, un po’ di inquietudine si insinua quando irrompe nella stanza Juan, uno sconosciuto. Il suo comportamento enigmatico suscita sospetti tra gli altri, già turbati dal clima politico instabile. Temendo che sia una spia, lo sottopongono a un interrogatorio serrato. Dopo una serie di fraintendimenti, i dubbi si dissolvono e si decide di lasciarlo andare. Ma la calma è solo apparente: il confine tra realtà e illusione si assottiglia.


A barcamenarsi sul palco si trovano dei giovani artisti ispanofoni:
Adrian Clamens
(Federico García Lorca);
María Temprado
(Pilar);
Sara Ávila Román
(Carmen);
Mario Jiménez Díaz
(Eduardo). Insieme interpretano e danzano su celebri canzoni della cultura ispanica, con protagonista Ay Pena, Penita, Pena dell’icona spagnola Lola Flores – che
avrebbe festeggiato le 102 primavere a gennaio 2025
-.


Mentre la Seconda Guerra Mondiale spaventa il globo, il Café de Paris a Piccadilly Circus offre un’oasi di speranza nel cuore di Londra. Dorothy, Renée e Michelle, meglio conosciute come le DoReMi Sisters, sono l’anima di questo luogo magico: con le loro voci armoniose e il loro spirito intrepido, regalano sollievo e gioia a chiunque varchi la soglia. Le ragazze, guidate dal loro manager Frank, si esibiscono ogni sera, sfidando il pericolo con la forza dell’arte dei suoni. Nel corso di un bombardamento, un’esplosione squarcia l’atmosfera spensierata. I personaggi principali ne escono illesi. Nel caos, scoprono Walter, un uomo misterioso ferito che ha perso la memoria.


Il cast è formato da giovani artisti del contesto anglosassone:
Byron Coates
(Walter);
Lauren Hurst
(Dorothy);
Tom Vincent
(Frank);
Issy Melrose
(Renée);
Tiffany Boisselle
(Michelle). Tantissime sono le famose melodie anglofone, fiore all’occhiello è Espresso dell’amatissima Sabrina Carpenter.


Lo spettacolo proposto da Mater Lingua è parte integrante di un più ampio Percorso Didattico Emozionale, pensato per sviluppare le competenze comunicative degli studenti tramite un approccio travolgente e innovativo. L’obiettivo è quello di rendere l’apprendimento delle lingue straniere più appassionante, ricorrendo all’uso delle emozioni. Questo metodo permette ai ragazzi di stabilire un legame personale con una data lingua e, di conseguenza, con la sua cultura. Inoltre, favorisce la sensibilizzazione interculturale e lo sviluppo dell’intelligenza emotiva.

Da quanto emerge, le ricerche dimostrano che le emozioni influenzano l’assimilazione, la memoria e la motivazione. L’insegnante, con il Percorso Didattico Emozionale, è supportato nel riconoscere e integrare le suggestioni degli alunni nel processo educativo. Questo criterio si basa sulla ruota delle emozioni di Plutchik, aiutando i giovani a identificare e comprendere ciò che provano nella loro vita e nel teatro, aiutando l’apprendente a gestire le proprie sensazioni nelle interazioni sociali.

Il percorso, adatto per ogni livello delle scuole di primo e secondo grado, si basa su una combinazione di didattica emozionale e teatro. Infatti, da oltre 25 anni, la creazione di Frédéric Lachkar – che ha fondato le compagnie France Théâtre, España Teatro e Broadway 2 English – utilizza i sentimenti e l’arte drammatica per facilitare l’acquisizione degli idiomi in Italia. Le sue iniziative hanno il patrocinio di AGIS e Agiscuola e sono riconosciute dal MIUR per il loro valore educativo.

Per cui, grazie a Mater Lingua, la società di domani ha il privilegio di viaggiare nel tempo e nello spazio, immergendosi in culture differenti attraverso le voci degli interpreti, i meravigliosi ritmi scelti con cura e la passione di una squadra che trasforma ogni show in un ponte verso il mondo.

 

 
 
 
 
 
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Sembra proprio che Mater Lingua si stia preparando a sorprendere ancora perché sono già in cantiere delle avventure speciali, che prevedono un’interazione ancora più diretta tra pubblico e attori, storie sempre più avvincenti e in linea con i programmi scolastici e, forse, anche nuove iniziative e concorsi speciali. L’unica certezza è che la conoscenza continuerà a passare dalle emozioni.

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