Mercoledì 16 Aprile 2025 07:04
Atac: col Giubileo la flotta autobus completa il rinnovamento
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Con il varo dei primi 109 autobus elettrici Iveco E-Way si
va profilando il completamento del rinnovo della flotta di Atac, cominciato ben
5 anni fa.
Dal 2008,
quando furono acquisiti i 400 Iveco Cityclass a metano
, la crisi economica internazionale che colpì anche il nostro Paese portò
ad un sostanziale disinvestimento su qualsiasi rinnovo della flotta di
superficie romana.
Solo nel 2013 fu possibile, non senza difficoltà,
acquisire in leasing i 337 Irisbus Citelis
a cui seguirono, sempre in locazione, i 150 Iveco Urbanway giunti in estremo ritardo per il Giubileo del 2016
.
Forse fu proprio il 2016 il momento più basso e umiliante
per la reputazione di Roma e dei suoi trasporti,
con l’allora assessore Esposito che proponeva di noleggiare gli autobus dalle città del nord
.
L’elemosina portò ad un nulla di fatto e il servizio andò avanti durante il
Giubileo della Misericordia solo grazie alla dedizione degli autisti e ad uno
sforzo straordinario da parte dei meccanici dell’Atac, che riuscirono a
mantenere i livelli minimi essenziali.
Nel frattempo, la condizione economica della municipalizzata
era sempre più compromessa e, all’inizio del mandato della Raggi,
fu bandita una gara per 320 autobus che andò clamorosamente deserta
. Nessuno voleva più
avere a che fare con l’Atac, rea di non pagare i fornitori a causa dei debiti.
Per sopperire alla debacle dei conti aziendali, l’amministrazione tornò sull’idea di noleggiare 108 autobus
, di cui 38 bianchi da Cialone Tour e 70 da Tel Aviv,
che arrivarono nei depositi ma non furono neanche immatricolati a causa della violazione delle normative europee
.
Fu un grande flop, ma fortunatamente il Comune aveva appena
partecipato alle maxi-gare Consip,
aggiudicandosi una prima fornitura di 227 Citymood dell’Industria Italiana Autobus
. Parellelamente Atac, che aveva
consegnato il proprio destino alla Sindaca, fu ammessa alla procedura di
concordato preventivo.
Finalmente una luce di speranza.
Dopo i primi 227 esemplari,
nel 2020 arrivarono 328 mezzi
,
quindi nel 2021 altri 212 autobus, con le prime gare finalmente gestite di nuovo direttamente da Atac: fu il caso dei 100 Mercedes ibridi
o anche dei 30 Indcar Mobi
, essenziali per gli itinerari troppo impervi per i mezzi di lunghezza maggiore.
Nel 2022, con il cambio della guardia in Campidoglio, i bus
arrivati sono stati solo 31, ma si sono gettate le basi per un futuro ancora
migliore.
Nel 2023 gli autobus arrivati sono stati 151 e nel 2024 il
numero è destinato più che a raddoppiare, tra
gli ultimi Citymood che hanno chiuso il progetto +BUSxROMA
, i Solaris Urbino da 12
e 18 metri
e i primi autobus elettrici E-Way
.
Per il 2025 è previsto l’arrivo degli altri bus
elettrici, a cui si aggiungeranno
i 78 bus a metano opzionati da Atac
e,
possibilmente, i 60 ulteriori bus elettrici già finanziati dal Piano Nazionale della Mobilità Sostenibile
. E poi ancora ad Acilia partirà la sperimentazione di 30 autobus a idrogeno
, che a tendere triplicheranno rendendo la rete di
Ostia completamente a emissioni zero.
Tutto ciò senza contare
i 36 treni in arrivo per le metro A e B
, i 17 treni per la linea C
e i 121 tram CAF
che saranno consegnati nei prossimi anni.
Come sarà, dunque, la flotta di Atac alla fine del
Giubileo e del PNRR?
Ecco lo scenario che abbiamo immaginato.
- 2019 – 227 Citymood;
- 2020 – 328 Citymood;
- 2021 – 30 Indcar Mobi (corte), 20 Iveco Urbanway (18 metri), 100 Mercedes Citaro Hybrid e 62 Citymood, per un totale di 212 vetture;
- 2022 – 2 Ford Custom Transit (linea 34) e 29 Citymood per un totale di 31 vetture;
- 2023 – 118 Mercedes Citaro Hybrid e 33 Indcar Mobi City per un totale di 151 vetture;
- 2024 – 22 Citymood, 110 Solaris Urbino Mild Hybrid (18 metri), 120 Solaris Urbino CNG e 109 Iveco E-Way per un totale di 361 vetture;
- 2025 – 124 Solaris Urbino CNG (più ulteriori 78) e 287 Iveco E-Way per un totale di 489 vetture;
- 2026 – 15 Iveco E-Way (18 metri) più, ipotizziamo, altri 60 bus elettrici e 30 bus a idrogeno per un totale di 105 vetture.
Considerando per certa la dismissione degli Iveco Cityclass
Cursor CNG e dei Mercedes Citaro C1 del 2004, della flotta precedente al 2019
resteranno in servizio i 150 Iveco Urbanway del 2016 a cui si aggiungono le 15
vetture acquistate nel 2017. Oltre a questi bus sono da conteggiare
i 25 minibus Gulliver rigenerati nel 2019
.Calcolatrice alla mano la flotta di Atac a fine 2025
conterà un totale di 1.989 autobus con un’età media di 4,2 anni, molto al di
sotto della media europea di 10,3 anni. Un dato che,
a meno di ulteriori acquisti ancora da preventivare
, salirà a 2.094 mezzi e solo a 4,9 anni d’età
nel 2026 per effetto dell’immissione degli ulteriori mezzi preventivati.
Conti che vanno presi a riferimento come ordine di
grandezza, non essendo conteggiati i bus accantonati per guasti irreparabili o
incidenti.
Rispetto a questa ottima prospettiva sentiamo, tuttavia, di
tenere l’alta l’attenzione rispetto ad alcune tematiche essenziali:
- È necessario innanzitutto che la prossima amministrazione non si adagi sugli allori degli acquisti già fatti, in quanto per mantenere una flotta di 2.000 bus con un’età media pari a 5 anni, è necessario che vengano acquistati 200 mezzi all’anno. Solo con un’iniezione costante di nuovi veicoli sarà possibili mantenere elevati livelli di affidabilità;
- Il beneficio dei bus nuovi rischi di disperdersi nel
traffico di Roma se non verranno costruite nuove corsie preferenziali,
di cui l’attuale PUMS tende ad essere piuttosto manchevole;
-
È necessario definire un futuro per il sistema dei
filobus a Roma, l’ultimo asset rimasto fuori dal processo di rinnovamento e
sul quale andrebbe fatta una seria riflessione;
- Solo proseguendo con la costruzione di nuove tramvie e metropolitane sarà possibile rendere sostenibile, nel lungo periodo, anche la rete di superficie, in quanto i convogli su ferro hanno una vita tecnica almeno 3 volte superiore di quelli su gomma e una capienza anche 10 volte maggiore rispetto ai bus.
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