Nella nota diffusa dopo la scomparsa del Papa, il ricordo delle «innumerevoli occasioni in cui ha ribadito la sua vicinanza verso il progetto dell'ateneo e dell'ospedale voluti da padre Gemelli»

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La “famiglia” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi superiori e della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs accoglie la notizia della morte di Papa Francesco raccogliendosi nella preghiera «per esprimere profonda riconoscenza e immensa gratitudine. L’umana tristezza di questo momento – scrivono in una nota diffusa poche ore dopo – rende ancora più luminoso l’esempio di Francesco, il Papa venuto “quasi dalla fine del mondo” a rinfrancare la Chiesa e a donare speranza al mondo intero».

Ricordano l’«attenzione particolare» espressa dal pontefice nei confronti della Cattolica e del Gemelli, «che è tornata a manifestarsi con affetto caloroso e vera gioia, pur nella fragilità e nella malattia, nel recentissimo incontro dello scorso 16 aprile in cui ha voluto salutare il personale del Policlinico che lo aveva assistito per 38 giorni». Ma sono «innumerevoli» le occasioni in cui Francesco «ha ribadito la sua vicinanza e – osiamo dire – la sua amicizia verso il progetto dell’ateneo e dell’ospedale voluti da padre Agostino Gemelli come segno concreto e generativo della presenza dei cattolici italiani all’interno della società», si legge ancora nel comunicato.

Papa Francesco «ha voluto essere sino alla fine con il suo popolo. Questo è un segno di grande amore, di sapersi donare all’altro, a ognuno con un gesto speciale. Ne è una chiara manifestazione anche la sua ultima lettera enciclica Dilexit nos, “Ci ha amati”, dedicata al Sacro Cuore.  Non possiamo non ricordare che la nostra stessa Università è intitolata al Sacro Cuore», evidenziano i firmatari della nota, vale a dire il rettore Elena Beccalli, l’arcivescovo Mario Delpini, presidente dell’Istituto Toniolo, Daniele Franco, presidente della Fondazione Gemelli, e il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale della Cattolica.

In conclusione, il ricordo delle parole rivolte alle donne davanti al sepolcro vuoto: «”Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” (Lc 24,5). È con questa lieta certezza che la nostra comunità rivolge il pensiero a Papa Francesco. La sua figura e il suo insegnamento non ci lasceranno e continueranno ad aiutarci e a essere da guida».

22 aprile 2025

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