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Mercoledì 23 Aprile 2025 22:04

Il Rosario per il Papa sul sagrato di Santa Maria Maggiore



La preghiera della Chiesa di Roma guidata dal cardinale vicario Baldo Reina. Al centro, una riproduzione dell'icona di Maria Salus Populi Romani. Poco più avanti, una foto del pontefice. Il rintocco delle campane e la musica dell'organo

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Suonano le campane mentre il cardinale vicario Baldo Reina arriva sul sagrato della basilica di Santa Maria Maggiore. Tante le persone pronte a recitare il Rosario per Papa Francesco che il porporato ha guidato stasera, 23 aprile. Al centro è stata posizionata una riproduzione dell’icona di Maria Salus Populi Romani e sei candelabri accesi. Poco più avanti, sulla sinistra, una foto del pontefice. La stessa che in molti, durante tutto il giorno, si fermano a guardare prima di lasciare una preghiera sul quaderno che è stato lasciato davanti alla porta principale della basilica.

santa maria maggiore, baldo reina, rosario per papa francesco, 23 aprile 2025
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Insieme a Reina, tra gli altri, ci sono il vicegerente Renato Tarantelli Baccari e il cardinale Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore di Santa Maria Maggiore, a cui Francesco ha affidato la sua sepoltura nella basilica. Il luogo dove verrà tumulato è già pronto. Si trova nella navata sinistra, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza. Nelle ultime ore, come protezione, sono stati posizionati dei pannelli di legno. In tanti, durante il pomeriggio, prima dell’inizio del Rosario, si fermano a dire una preghiera.

Le campane continuano a rintoccare, mentre sul sagrato inizia un lungo momento di silenzio. Gli occhi del cardinale vicario contemplano l’icona della Vergine. Dopo diversi minuti la musica dell’organo amplifica dolcemente il clima di meditazione. Le note di “Andrò a vederla un dì” si aggiungono al rumore del traffico che continua a scorrere. Chi non ha trovato posto, partecipa dalla piazza. Si intravedono telefoni alzati, mani giunte, braccia conserte. C’è chi si aggiunge con delicatezza al canto. Il cardinale si limita solamente a guidare il Rosario. Il suo raccoglimento è lo stesso di tutte le persone che affidano Papa Francesco alla Vergine. Un incontro intimo e sentito, che si conclude così come è iniziato. Con la musica dell’organo e il silenzio.

santa maria maggiore, baldo reina, rosario per papa francesco, 23 aprile 2025
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Tra i fedeli, ci sono Armando e Antonella. Sono arrivati un’ora prima. Mentre aspettano che la sicurezza apra i cancelli, hanno i gomiti appoggiati sulle transenne e gli occhi fissi sull’immagine di Maria Salus Populi Romani. «Sono giorni terribili – raccontano -. È come se avessimo perso un amico». Fanno parte della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, in via Marsala, davanti alla stazione Termini. Abitano a pochi passi da Santa Maria Maggiore. «Abbiamo avuto l’onore di incontrarlo quando è venuto in visita nella nostra chiesa. È stato un momento indimenticabile. Tra qualche giorno diventerà nostro vicino – aggiungono con un sorriso -. Siamo felici che abbia scelto di essere sepolto qui. Potremo venirlo a trovare tutte le volte che vorremo. Per noi è stato come un parroco. Siamo originari della Sicilia. La sua semplicità e familiarità ci ha sempre ricordato quella dei sacerdoti del nostro paese».

Anche Rosa abita a Roma. Il suo sguardo, però, non nasconde un velo di preoccupazione. «La sua morte mi ha lasciato un grande vuoto. Era alla base degli equilibri del mondo. Prego il Signore che anche senza Papa Francesco si possa arrivare alla pace». Maria Teresa e Flavio sono arrivati invece da Lecce. Sono venuti per Pasqua e sono rimasti qualche giorno in più per salutare per l’ultima volta il Papa. «Sono sicuro che prima o poi diventerà santo – dice lui -. Non l’ho ancora detto a mia moglie, ma voglio incorniciare una sua foto e appenderla in casa. La Provvidenza ha voluto che mi trovassi a Roma anche durante i funerali di Paolo VI e Giovanni Paolo II. Le emozioni sono le stesse». «È stato un Papa buono – aggiunge Maria Teresa -. Un grande esempio per tutti. Spero che le sue parole non rimangano inascoltate. È una persona che non si può dimenticare».

23 aprile 2025

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