Giovedì 8 Maggio 2025 23:05
Regoli: la linea del nuovo Papa nel nome Leone


Per il docente della Gregoriana, il pensiero va all’autore della Rerum novarum e al suo impegno di dialogo: «Il pontefice degli arbitrati internazionali e delle mediazioni. Sia diplomatico sia pastore»
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Il nome scelto da Papa Leone XIV «è un chiaro riferimento alla dottrina sociale della Chiesa» e in particolare all’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII, oltre che «agli uomini e alle donne e al loro lavoro, in un tempo di intelligenza artificiale». È quanto affermato dal direttore della Sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni, subito dopo l’elezione e le prime parole del nuovo vescovo di Roma.

«Leone XIII propose al mondo una terza via – spiega a Romasette.it don Roberto Regoli, docente di Storia contemporanea alla Pontificia Università Gregoriana -. Cercò una strada cattolica tra il socialismo e il capitalismo, proponendo di dialogare con tutti. Tentò di trovare uno spazio proprio al cattolicesimo nella cultura contemporanea». Nel suo pontificato, aggiunge don Regoli, «Papa Leone XIII ha anche molto supportato l’ordine degli Agostiniani. Vedo quindi nella scelta di Prevost, lui stesso agostiniano, un forte legame d’affetto con il suo predecessore». Senza dimenticare, continua il professore, «che Leone XIII fu il pontefice degli arbitrati internazionali e delle mediazioni. Allo stesso tempo sia diplomatico sia pastore».
Una strada che, secondo il sacerdote, Papa Leone XIV ha già cominciato a tracciare con il suo primo discorso. «Ha sottolineato l’importanza della pace, dell’unità e di equilibrio, mantenendo una linea molto spirituale. Ha infatti parlato di Cristo e della Madonna di Pompei. In questo si è cominciato a intravedere il temperamento del suo pontificato – sottolinea Regoli -. Personalmente, ho molto apprezzato la scelta del nome, perché ha deciso di prendere la sua linea, senza collocarsi espressamente come erede di nessun Papa del secondo Novecento».
Nelle prossime quattro settimane, continua il professore, «nei discorsi che pronuncerà e anche nelle decisioni di governo che prenderà, capiremo meglio la strada che vorrà intraprendere. Ma in questo momento, a partire dal nome, dai gesti e dalle sue parole, è sembrato che voglia insistere sulla ricerca dell’equilibrio e del camminare insieme». In questa stessa prospettiva, don Regoli vede anche un riferimento a Leone XII. «È stato un Papa esperto di diplomazia, ma con un forte orizzonte spirituale e religioso – spiega -. Ha cercato di liberare il Papato da dimensioni troppo mondane, per portare avanti un’alleanza tra il cattolicesimo e i popoli. Non riuscì a completare la sua missione, però mise le premesse per i pontificati successivi».
8 maggio 2025
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