L'arcivescovo Shevchuk (Kiev) commenta il saluto del neoeletto pontefice al mondo. «Crediamo sinceramente che il nuovo vescovo di Roma sarà per il popolo ucraino un annunciatore di pace»

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«”La pace sia con tutti voi”, queste sono le prime parole con cui il Salvatore Risorto si rivolse ai suoi apostoli, e oggi sono anche le prime parole che il neoeletto pontefice ha pronunciato al mondo intero. L’Ucraina ferita sente queste parole come parole di speranza e di una particolare benedizione divina». L’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevcuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, commenta con queste parole il saluto di Leone XIV, pronunciato ieri sera, 8 maggio, dalla Loggia delle Benedizioni della basilica di San Pietro.

Sua Santità, prosegue il presule, «ha espresso il desiderio che queste parole giungano a tutti i popoli, a tutta la terra. Noi – aggiunge – crediamo sinceramente che il nuovo Vescovo di Roma sarà per il martoriato popolo ucraino un annunciatore di pace, che proviene dal Signore risorto. A nome del Sinodo dei vescovi, del clero, dei monaci e dei fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina, esprimo le mie felicitazioni al nuovo Papa Leone XIV».

L’ultima riflessione del presule è sulla scelta del nome, che «testimonia al mondo intero che il soffio di pace del Salvatore risorto deve essere trasformato, nel contesto attuale, in una dottrina rinnovata della Chiesa Cattolica sulla pace giusta e duratura – rileva -. Possa il Signore, per intercessione della Santissima Madre di Dio, concedere al neoeletto Papa Leone XIV molti e benedetti anni di ministero petrino!».

9 maggio 2025

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