Venerdì 9 Maggio 2025 09:05
Leone XIV e il suo legame con le terre di missione


Il ritratto del 267° Papa, da superiore degli Agostiniani e vescovo, nei luoghi che ha conosciuto e servito. «Ha asciugato le lacrime dei poveri e ha dato da mangiare a chi aveva fame»
L'articolo
Leone XIV e il suo legame con le terre di missione
proviene da RomaSette
.leggi la notizia su RomaSette


Lo sguardo commosso fino alle lacrime trattenute a fatica si allarga oltre la piazza di San Pietro in festa, a cui si rivolge con calore. Papa Leone XIV lo dice salutando la sua Chiesa di Roma, di cui è il vescovo, invitandola a essere «una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo» e «sempre aperta a ricevere tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore» quali «uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari». E dalle terre di missione arrivano, quasi a dare sostanza e concretezza a quelle parole, sentite e vissute, le foto del nuovo successore di Pietro, allora superiore generale degli Agostiniani, ritratto in visita nel 2009 nella Repubblica democratica del Congo, a Kinshasa, in occasione dell’inaugurazione dell’Università Agostiniana. In un’altra, invece, è immortalato a Nairobi, in Kenya, «in visita canonica ai suoi Agostiniani», come spiega padre Seraphin Kakata Kingaya, missionario comboniano di origine congolese ma da 12 anni impegnato in Ecuador, nella città di Guayaquil.

Robert Francis Prevost in Repubblica democratica del Congo da superiore generale degli Agostiniani, nel 2009 (foto: Seraphin Kakata Kingaya)
Il comboniano vede in questi scatti «una bella testimonianza di un Papa che conosce la missione e conosce l’Africa, anche nella sua periferia, e per noi africani questo è un segno importante e di speranza – spiega -. Allo stesso modo conosce l’America, l’Europa e l’America Latina». Per oltre 10 anni, infatti, Papa Prevost ha operato in Perù: Francesco lo nominò prima, il 3 novembre 2014, amministratore apostolico della diocesi peruviana di Chiclayo e al contempo vescovo titolare di Sufar, poi, il 26 settembre 2015, vescovo di Chiclayo. Ancora, nel marzo 2018 l’attuale pontefice viene eletto secondo vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana mentre il 15 aprile 2020 arriva la nomina pontificia anche di amministratore apostolico della diocesi peruviana di Callao. Infine, il 30 gennaio 2023 Francesco lo chiama a Roma come prefetto del dicastero per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, promuovendolo arcivescovo.

Prevost da vescovo, in visita pastorale a Santa Cruz de Cajamarca, in Perù
È proprio alla «cara diocesi di Chiclayo, in Perù», che Leone XIV rivolge uno speciale saluto in spagnolo, parlando di «un popolo fedele» che «ha accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la sua fede e ha dato tanto, tanto per continuare a essere Chiesa fedele di Gesù Cristo». E altre foto raccontano dello speciale legame del Papa con l’America Latina; questa volta a portarle come segno di concreta vicinanza del pontefice alle realtà più lontane è suor Silvia Burga, originaria del Nord del Perù, precisamente di Jaén Cajamarca, da settembre a Roma per motivi di studio. Gli scatti «condivisi continuamente dai media locali», dice, mostrano Prevost in sella a un cavallo durante una visita pastorale a Santa Cruz de Cajamarca o, ancora, con ai piedi gli stivali di gomma, a Illino, uno dei 12 distretti della provincia peruviana di Lambayeque, quando il ciclone Yaku colpì la costa settentrionale del Paese, devastando migliaia di abitazioni e sommergendo un grande numero di terreni agricoli.

Robert Francis Prevost in visita pastorale a Illino, nel nord del Perù, colpito dal ciclone Yaku, nel 2023
Di questa vicinanza concreta alle persone, specie quelle più in difficoltà, parla con emozione Edith Aldama, residente a Roma da 16 anni ma originaria di Lima. Questo Papa «ha camminato nella mia terra, ha abbracciato la mia gente, ha asciugato le lacrime dei poveri e ha dato da mangiare a chi aveva fame. Il mio Perù oggi è in festa e sentirlo parlare in spagnolo mi ha fatto esplodere il cuore di gioia», dice. Ancora, Aldama, in contatto con la famiglia in Perù, riferisce che «il nuovo Papa ha vissuto anche a Chulucanas, un piccolo e povero paesino di Piura: la mia famiglia da parte paterna è originaria di lì. Mi dicono che è uno di noi, che gli piace mangiare cibo peruviano, che è un uomo semplice».
9 maggio 2025
L'articolo
Leone XIV e il suo legame con le terre di missione
proviene da RomaSette
.