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Lunedì 19 Maggio 2025 09:05

Giubileo: le confraternite in processione al Circo Massimo



Oltre 6mila uomini e donne di tutte le età hanno partecipato ai due cortei organizzati dal dicastero per l'Evangelizzazione. Portati a spalla El Cristo del Cachorro di Siviglia, la Vergine della Speranza di Malaga, ma anche statue da Leon, Enna e Città del Vaticano

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Prima il Colosseo, poi la vastità del Circo Massimo e infine i resti dei palazzi imperiali del Palatino hanno fornito la perfetta cornice alle suggestive processioni delle confraternite, a Roma per il loro Giubileo. Con imponenti statue, nel pomeriggio di sabato 17 maggio, hanno incantato turisti, pellegrini e romani nel centro della città. Se nel sud Italia le processioni dei Misteri e in Spagna quelle dei “pasos” sono tradizioni radicate nella Settimana Santa, per molti si è trattato di una novità assoluta. Tra fede e folklore, oltre 6mila uomini e donne di tutte le età – anche bambini in passeggino – hanno partecipato al lungo corteo, colorato dagli abiti tradizionali: dal mantello avorio dell’arciconfraternita di Sant’Anna de’ Parafrenieri della Città del Vaticano a quello nero della confraternita del Dulce Nombre de Jesus Nazareno da León; dal mantello porpora dei confratelli di Maria Santissima Addolorata di Leonforte (Enna) al cappuccio verde dei 270 portatori dell’arciconfraternita del Paso y la Esperanza di Malaga, fino ai confratelli dell’arciconfraternita de la Sanch de Perpignan, in Francia, che indossavano abiti neri o rossi con i volti coperti dai cappucci con piccoli fori all’altezza degli occhi.


(foto: diocesi di Roma/Gennari)
Le due processioni sono state organizzate dal dicastero per l’Evangelizzazione in occasione del Giubileo delle confraternite, quattordicesimo grande evento dell’Anno Santo, dal 16 al 18 maggio. Per la tre giorni sono giunti nella Capitale 100mila fedeli. I rappresentanti delle realtà che mantengono viva la tradizione e la pietà popolare in varie parti del mondo sono arrivati, oltre che dall’Italia, da Spagna, Stati Uniti, Malta, Francia, Corsica, Brasile. Già dalla tarda mattinata di sabato 17 maggio migliaia di persone si sono accalcate dietro alle transenne per fotografare “El Cristo del Cachorro” di Siviglia, statua alta quasi due metri, capolavoro del barocco andaluso del 1682, portato in spalla da 50 portatori, e la “Vergine della Speranza” di Malaga, giunta a Roma via mare, sorretta da 270 confratelli. Con il loro caratteristico intercedere lento e oscillante – detto “nazzicata” nel tarantino, “annacata” a Trapani, “struscio” in Abruzzo -, hanno impiegato cinque ore per percorrere poco più di un chilometro. A seguire le bande che eseguivano tipiche marce funebri. Partiti intorno alle 14 da piazza Celimontana hanno raggiunto il Circo Massimo alle 19.


(foto: diocesi di Roma/Gennari)
Nella processione maggiore presenti anche le statue del “Paso de Nuestro Padre Jesús Nazareno” da León, con Gesù che porta la croce verso il Calvario aiutato da Simone di Cirene, la statua della Madonna Addolorata della Confraternita Maria Santissima Addolorata di Enna e la statua di Sant’Anna con Maria Bambina dell’arciconfraternita Vaticana di Sant’Anna de’ Parafrenieri. Giunti davanti al palco delle autorità, allestito sotto la statua di Giuseppe Mazzini in piazzale Ugo La Malfa, le confraternite hanno sostato per alcuni minuto. Tra le autorità ecclesiastiche presenti l’arcivescovo Rino Fisichella, pro prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione, monsignor Michele Pennisi, arcivescovo emerito di Monreale e assistente ecclesiastico della Confederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia; tra le autorità civili il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il prefetto Lamberto Giannini, la vicepresidente del governo spagnolo María Jesús Montero.


(foto: diocesi di Roma/Gennari)
La processione più piccola è partita da largo Cavalieri di Colombo e, dopo aver percorso viale delle Terme di Caracalla e viale Aventino con quadri raffiguranti immagini sacre, stendardi e crocifissi, ha concluso il suo tragitto al Circo Massimo. «Abbiamo provato un’emozione indescrivibile a vedere la nostra amata statua della Madonna Addolorata percorrere le strade di Roma accompagnata dalle musiche del Venerdì Santo – afferma Giuseppe, della confraternita dello Spirito Santo di Enna -. Le confraternite hanno storie antichissime ma credo che siano molto importanti ancora oggi perché sono anche occasione di aggregazione per i giovani. Non partecipiamo solo alle processioni ma facciamo anche tante attività sociali».



Il passaggio delle statue suscita commozione a un gruppo di fedeli peruviani residenti a Torino, appartenenti alla Confraternita torinese del Signore dei Miracoli, patrono del Perù. «Non capita tutti i giorni di poter assistere a un evento simile – dicono -. È un’esperienza straordinaria essere qui a Roma proprio in questo momento. Queste sono giornate che ci toccano profondamente: prima l’elezione di Papa Leone XIV che è stato missionario nel nostro Paese e lo porta nel cuore, e oggi questa celebrazione. Siamo davvero felici». Marika aveva visto sui social le processioni che si svolgono nel sud Italia nel periodo pasquale ma non immaginava «minimamente che fossero tradizione anche in Spagna. La Vergine della Speranza ha un volto dolcissimo».

19 maggio 2025

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