Venerdì 6 Giugno 2025 12:06
Claudio Baglioni, 40 date per il 2026


Il cantautore presenta la nuova versione di "La vita è adesso", pubblicato 40 anni fa, l'album più venduto di sempre in Italia. La conferma del ritiro e tanti ricordi
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«Si sarebbe dovuto chiamare “Un bar sulla città”. L’avevo immaginato e scritto seduto a un tavolino dello Zodiaco all’aperto, accanto all’Osservatorio di Monte Mario. Ogni giorno per due mesi e mezzo con un gelato al cioccolato e doppia panna una bottiglia d’acqua naturale e un buon caffè. Davanti c’era tutta la città da guardare. Una veduta aerea sul mondo sottostante e un milione di storie, teste, volti, cuori, voci. Intorno qualche coppia di giovani abbracciati si giurava eterno amore di fronte al panorama».
È un Claudio Baglioni sorridente e generoso quello che accoglie la stampa per la presentazione di “La vita è adesso – Il sogno è sempre”, una rivisitazione del suo storico album del 1985, che celebra i 40 anni di un’opera senza tempo. Un progetto che non si limita alla nostalgia, ma riscrive con voce nuova un disco che è diventato parte della colonna sonora del nostro Paese.
Pubblicato l’8 giugno 1985, “La vita è adesso” è l’album più venduto di sempre in Italia, con oltre 4,5 milioni di copie fisiche. Ha dominato le classifiche per 27 settimane consecutive, trasformandosi in un simbolo di quegli anni e lasciando un’impronta profonda nella musica leggera italiana.
Baglioni torna indietro con la memoria: «Il 6 gennaio 1985 ci fu la finale di un Fantastico di Pippo Baudo e durante tutta la manifestazione c’era stato un concorso, attraverso un sondaggio popolare, per votare “La canzone del secolo”. Ne arrivarono dieci in finale, tra cui “Questo piccolo grande amore”. Era già una soddisfazione, su un altro punto io, anche per non dare l’idea che fossi così attaccato a questo concorso, dissi “ma anche se arrivo sesto, o primo o decimo o quarto, chi se ne importa”. La verità è che se fossi arrivato secondo mi sarebbe veramente… (non finisce la frase, ma lascia intendere che non l’avrebbe presa così bene!). Ero davanti alla televisione con i tanti italiani e piano piano come tanti allenatori delle squadre di calcio che quando la loro squadra segna, non ho dato nessun segno per essere superiore anche a questo “concorsino”, ma poi ce l’ho fatta».
Nel 1985 era già famoso, dunque, ma ci racconta che amava intrattenersi con il proprietario del bar dello Zodiaco, appassionato di Ufo. «Restavo finché il sole non scendeva dietro e se avevo combinato qualcosa di buono prima di andare via e ritornare a casa, mi offrivo un bicchiere di vino frizzante». Nascono così, guardando Roma dall’alto di Monte Mario, le canzoni di “La vita è adesso”, titolo che ancora oggi sa di promessa che guarda al futuro.
«Pensavo che “La vita è adesso” non fosse popolare – confessa -. Insomma, nel 1985 finisco a Londra con in mano “La vita è adesso”. Facciamo il mastering, arriviamo all’ultimo istante, generalmente si perde la voce quando si canta l’ultimo pezzo per cui diventa un finale drammatico. Ritornai con un’ora di sonno a Fiumicino con una cassetta da ascoltare durante il trasferimento dall’aeroporto a Roma insieme a due amici carissimi. Mettiamo su questo nastro e alla fine dell’ascolto ho detto “ci sono troppe parole, non ci sono ritornelli, non sarà assolutamente un disco popolare, non sarà un disco diretto come era stato il precedente. E invece sono stato smentito. Dei miei 30 miei album è quello che ha avuto più successo popolare», ricorda senza falsa modestia.
Per celebrare questo anniversario Baglioni propone una nuova versione dell’album, intitolata “La vita è adesso – Il sogno è sempre”. Il progetto, pubblicato da Sony Music Italy, include 11 tracce interamente risuonate e ricantate in studio. «Come si faceva una volta e come se fosse un album di brani nuovi – spiega -, con arrangiamenti rinnovati e una sensibilità musicale attuale. Abbiamo ripensato al disco in studio ripartendo da zero. Così, con la discografica Sony Music Italia non abbiamo voluto una riedizione, una rimasterizzazione, una “lucidata”, come si dice qui a Roma”. A chiudere il cerchio, un brano inedito: “Il sogno è sempre”, una sorta di filo rosso tra il progetto di allora e la visione artistica di oggi.
Ad arricchire le celebrazioni, Edizioni Curci lancia un cofanetto super deluxe in edizione limitata a 1000 copie numerate, disponibile dal 18 giugno 2025, che abbiamo avuto modo di sfogliare. Contiene il libro d’artista di Emiliano Ponzi, che reinterpreta in chiave visiva le emozioni e i temi dell’album, quasi una graphic novel con le frasi significative dei brani della raccolta; il doppio vinile nero dell’edizione anniversario, completo di booklet; una cartolina d’autore autografata da Claudio Baglioni personalmente, ci tiene a specificare.
Nel 2026 Baglioni tornerà dal vivo con il “Gran Tour La vita è adesso”, un viaggio musicale in 40 tappe che toccherà i luoghi più suggestivi e iconici d’Italia. Le date verranno annunciate in occasione di un concerto evento-nell’isola di Lampedusa, il 27 settembre 2025, a testimoniare ancora una volta la vocazione civile e poetica dell’artista. E se il countdown dei “1000 giorni al ritiro” annunciato il 20 gennaio 2024 scorre, lui pur ammettendo di essersi inizialmente pentito, conferma: «Penso di aver fatto bene: ho incorniciato tanti progetti che altrimenti sarebbero stati meno identitari. Mille è una cifra simbolica, magari si sfora, ma mi piace aver dato un senso a queste cose».
Baglioni, tra i pochi a cantare ancora la speranza, lascia intendere che potrebbe andare “oltre” con la giusta ispirazione. E alla domanda se oggi, affacciandosi dalla stessa terrazza, saprebbe scrivere le stesse cose, risponde: «Forse oggi c’è un “intorno” meno interessante di allora. Se c’è crisi in tutte le manifestazioni di espressione popolare, vuol dire che è la materia da raccontare che è meno stimolante. Non c’è capacità di descrivere a compasso largo, ce la cantiamo e ce la suoniamo, insomma. C’è meno artisticità e più furbizia nelle scelte».
6 giugno 2025
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