Servizi > Feed-O-Matic > 646663 🔗

Mercoledì 11 Giugno 2025 11:06

Il mistero di Villa Pamphili: madre e figlia soffocate, esclusa la pista droga

La donna trovata morta a Villa Pamphili non è deceduta per overdose, come si era...

leggi la notizia su RomaDailyNews



La donna trovata morta a Villa Pamphili non è deceduta per overdose, come si era ipotizzato all’inizio. È quanto emerso dai primi esami tossicologici effettuati sul corpo, che hanno escluso la presenza di sostanze stupefacenti. Rimane da capire se la giovane, di età compresa tra i 25 e i 30 anni, possa aver assunto farmaci o altre sostanze in quantità anomala. Altri esami in corso lo stabiliranno.

Di certo, chi l’ha vista per primo ha notato subito il suo aspetto ordinato: unghie curate, gambe depilate. Elementi che fanno pensare che non vivesse in strada come spesso si presume quando si trova un cadavere in un parco pubblico. Ma al momento la sua identità rimane un enigma.Questa vicenda è resa ancora più drammatica dalla presenza della piccola di 6-8 mesi ritrovata morta non lontano dalla madre. Il test del DNA ha confermato la loro parentela: madre e figlia. E se la donna non presenta segni evidenti di violenza, i primi risultati dell’autopsia sulla bimba parlano di soffocamento. Qualcuno l’ha uccisa, forse la sera prima del ritrovamento. L’ipotesi più accreditata è quella di uno strangolamento, e non si esclude che chi ha compiuto questo gesto conoscesse la donna o fosse entrato in contatto con lei.

Un possibile spiraglio per risolvere il mistero arriva dai tatuaggi della donna. Uno, in particolare, rappresenta una tavola da surf con i colori giallo, verde e rosso, che ricorda la bandiera della Lituania. Un altro mostra delle stelle, che potrebbero indicare un legame familiare. Questi disegni potrebbero fornire indizi sulla sua identità e sul suo passato. Proprio per questo, la polizia ha diffuso le immagini dei tatuaggi anche all’estero, sperando che qualcuno li riconosca.Le forze dell’ordine stanno lavorando senza sosta. Due o tre testimonianze ritenute attendibili parlano di un uomo visto aggirarsi per Villa Pamphili con una bambina in braccio, proprio nei giorni in cui si presume sia avvenuto il delitto. Un elemento che potrebbe rivelarsi fondamentale per dare un volto a chi ha compiuto un gesto così brutale.

Intanto, la polizia scientifica ha sequestrato un vestito trovato accanto al corpo della donna, nella speranza di ricavare impronte o tracce biologiche da confrontare con quelle trovate sul sacco nero che avvolgeva la vittima. Anche i filmati delle telecamere presenti lungo i viali del parco potrebbero aiutare a ricostruire gli ultimi spostamenti della donna e della bambina.

Il caso di Villa Pamphili resta un enigma. Al momento non si conoscono né il nome né le origini della donna e della bambina. Gli inquirenti stanno incrociando dati e testimonianze, ma la strada è in salita. Resta da chiarire chi fosse davvero quella giovane madre, chi l’abbia accompagnata nei suoi ultimi istanti di vita e, soprattutto, chi abbia potuto togliere la vita a una bambina indifesa.

Le indagini proseguono, e la speranza è che presto qualcuno riconosca quei tatuaggi o si faccia avanti con un dettaglio in grado di dare un volto e una storia a due vite spente troppo presto.

Generico giugno 2025

più letti
Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI