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Mercoledì 11 Giugno 2025 12:06

La preghiera di Leone XIV per le vittime di Graz



Al termine dell'udienza generale, le parole di vicinanza per le famiglie dei morti e feriti nella sparatoria a scuola, a opera di uno studente. Il presidente Van der Bellen: «L'Austria è in lutto»

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«Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime della tragedia avvenuta nella scuola di Graz. Sono vicino alle famiglie, agli insegnanti, e ai compagni di scuola. Il Signore accolga nella sua pace questi suoi figli». Al termine dell’udienza generale di questa mattina, 11 giugno, Papa Leone XIV ha ricordato con queste parole la sparatoria avvenuta ieri in Austria, dove uno studente armato – probabilmente un ex alunno – ha aperto il fuoco uccidendo almeno 10 tra insegnanti e studenti, prima di togliersi la vita.

Nella giornata di ieri anche il vescovo diocesano della Stiria Wilhelm Krautwaschl e il vescovo ausiliare Johannes Freitag hanno espresso il loro sconforto e orrore. «Questo atto folle in una scuola di Graz ci lascia sbalorditi e sconvolti. La nostra più profonda solidarietà va agli studenti, al personale docente e alle famiglie – si legge nella dichiarazione congiunta -. Accompagniamo tutti con le nostre preghiere e siamo al fianco di tutte le persone colpite. Allo stesso tempo, ringraziamo tutti coloro che sono lì per aiutare».

Shock anche nelle parole del governatore Mario Kunasek. «Come governatore della Stiria e come padre, sono profondamente addolorato per questo atto folle, che ha causato così tanti danni e sofferenze incredibili», ha dichiarato. «Non c’è nulla che possa alleviare il dolore in questo momento», ha dichiarato il presidente federale Alexander Van der Bellen, aggiungendo che «l’Austria è in lutto». La Direzione dell’Istruzione della Stiria ha istituito una hotline per il supporto psicologico scolastico.

La diocesi di Graz, da parte sua, ha invitato i fedeli a stringersi nella preghiera per «trovare conforto, forza e speranza nelle ore buie». Dopo i due appuntamenti di ieri sera, altre celebrazioni si terranno domani, 12 giugno, mentre domenica 15 giugno le Messe domenicali saranno dedicate alle vittime della sparatoria. In tutte le parrocchie è stato anche attivato un servizio di assistenza pastorale, così come il servizio di consulenza telefonica è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per le persone colpite e per chiunque abbia bisogno di qualcuno con cui parlare o di un colloquio personale. Mobilitate anche la Gioventù evangelica della Chiesa del Redentore e la Gioventù evangelica della Stiria, che aprono uno spazio di conversazione, conforto e comunione presso il centro giovanile “Domino” a Graz.

Parole di conforto e di sostegno ai servizi di emergenza sono arrivate in queste ore dal presidente della Comunità religiosa israeliana Oskar Deutsch e da Ümit Vural, presidente della Comunità religiosa islamica in Austria. «Come Chiesa, ci sentiamo particolarmente in dovere, in questo momento difficile, di alzare la nostra voce per chiedere pace, conforto e sostegno», ha dichiarato il metropolita ortodosso di Vienna Arsenios, che ha aggiunto: «Siamo uniti nel dolore e condividiamo il dolore delle vittime. Abbiamo il dovere, nei confronti dei nostri bambini e ragazzi, di creare spazi sicuri in cui si sentano visti, apprezzati e amati. Dobbiamo stare uniti non solo con le parole, ma anche con i fatti per contrastare l’odio, la disperazione e il dolore con carità e solidarietà».

11 giugno 2025

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