Lunedì 16 Giugno 2025 11:06
Blatte volanti a Roma: allarme in città, ma gli esperti frenano l’allarmismo
Dalla periferia al centro, dai quartieri storici al litorale nord: è boom di segnalazioni di...
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Dalla periferia al centro, dai quartieri storici al litorale nord: è boom di segnalazioni di blatte volanti a Roma. I cittadini parlano di “invasione”, denunciano scene raccapriccianti sui social, e chiedono interventi immediati. I quartieri più colpiti sembrano essere Monte Mario, Acilia, Torpignattara, Osteria del Curato, Gregna Sant’Andrea e alcune zone del litorale, come Fregene e Ostia.
Video e testimonianze mostrano blatte che si arrampicano sui muri, planano vicino ai balconi e invadono i marciapiedi. Il commento più diffuso? “No, le blatte volanti no!”, si legge in centinaia di post condivisi online.
A chiarire il fenomeno ci pensano gli esperti: si tratta della Periplaneta americana, una delle specie di scarafaggi più diffuse al mondo. Nonostante il nome, è originaria del Nord Africa e si è diffusa nei secoli in quasi tutte le grandi città portuali, approfittando delle rotte commerciali e delle temperature miti.
Questa specie, attiva soprattutto durante le ore serali dei mesi estivi, è in grado di arrampicarsi, planare e in alcuni casi compiere brevi voli. È onnivora, ama i rifiuti e si adatta bene alla vita urbana, in particolare nei pressi dei cassonetti, dei tombini e degli scantinati.
No, affatto. La Periplaneta americana è presente a Roma da decenni, ma le alte temperature già da inizio giugno e condizioni igieniche precarie in alcune aree stanno aumentando la visibilità del fenomeno. Non si tratta quindi di un’invasione straordinaria, ma di un peggioramento stagionale di un problema noto.
L’entomologo Andrea Lunerti ha spiegato che la presenza massiccia in superficie è tipica di questa stagione, soprattutto se le reti fognarie sono sature o poco manutenzionate. Alcuni esemplari potrebbero anche provenire da allevamenti domestici per animali esotici, da cui possono fuggire accidentalmente.
Sebbene non rappresentino un rischio sanitario emergente, le blatte possono essere vettori di batteri come Salmonella, E. coli e Staphylococcus aureus, oltre a essere causa di allergie respiratorie. La loro presenza nelle abitazioni è sconsigliata, soprattutto vicino a cucine e ambienti umidi.
Gli esperti invitano però a non cedere al panico. Le blatte non sono una novità per le grandi città, e non ci sono prove di epidemie o emergenze sanitarie legate alla loro presenza.
Gli interventi suggeriti includono:
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Manutenzione urbana: pulizia regolare delle strade, svuotamento tempestivo dei cassonetti, disinfestazione delle reti fognarie.
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Prevenzione domestica: sigillare fessure, installare zanzariere, usare trappole o gel specifici.
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Disinfestazione professionale: in caso di infestazioni persistenti, è consigliato rivolgersi a ditte autorizzate.
L’esperto Gianluca Zucchet ha ricordato che la Periplaneta americana è già da anni diffusa anche a Napoli e Genova, ma Roma mostra una vulnerabilità maggiore nelle periferie, dove la gestione dei rifiuti è spesso critica.
L’ondata di blatte volanti a Roma è reale e fastidiosa, ma non eccezionale né allarmante dal punto di vista scientifico. Si tratta piuttosto di un indicatore del rapporto difficile tra ambiente urbano e gestione dei servizi. Servono attenzione, igiene e buone pratiche, più che sensazionalismo.