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Giovedì 19 Giugno 2025 11:06

Maturità: al classico Cicerone; allo scientifico Cartesio e le funzioni



Iniziata alle 8.30 anche la seconda prova, diverse secondo il tipo di studio: al linguistico lingua e cultura straniera 1, negli istituti tecnici e professionali spazio alle varie materie di indirizzo

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Seconda prova scritta oggi, 19 giugno, per i 524.415 studenti impegnati nell’esame di Maturità. Latino al liceo classico, matematica allo scientifico, lingua e cultura straniera 1 al linguistico e negli istituti tecnici e professionali economia aziendale, discipline turistiche, scienze umane, informatica e tutte le altre materie di indirizzo. Tutti sui banchi a partire dalle 8.30, anche se la durate delle prove varia a seconda dell’indirizzo.

Al liceo classico, dunque, la versione tratta da un dialogo di Cicerone, Laelius de amicitia, composto nel 44 avanti Cristo ma ambientato nel 129 avanti Cristo. Cicerone descrive l’amicizia tra due esponenti di primo piano della classe politica romana dell’epoca, Gaio Lelio e Scipione Emiliano, da poco scomparso. Ai maturandi il compito di tradurre, ma anche di riflettere sul vincolo dell’amicizia mostrando di comprenderlo e interpretarlo, rispondere ad una serie di quesiti e fare una analisi linguistica e stilistica del testo.

All’esame di Stato Cicerone mancava dal 2009 e diventa, con la prova di oggi, l’autore latino più proposto della storia dal dopoguerra ad oggi, rimarcano dal portale Skuola.net, con 17 Maturità “all’attivo”, superando Seneca, fermo a quota 16. Solo 5 gli esami di Stato in cui la scelta è caduta su Tacito.

E Cicerone entra anche nel compito di matematica per il liceo scientifico. Uno degli otto quesiti che completano la traccia – il numero 7 – parte proprio da una sua citazione, tratta dall’opera De divinatione: «Siccome mi sembrava che per puro caso alcuni fatti fossero avvenuti così com’erano stati predetti dagl’indovini, tu hai parlato a lungo del caso, e hai detto, per esempio, che si può ottenere il “colpo di Venere” lanciando a caso quattro dadi». Proposta ai maturandi una prova incentrata su due problemi, che iniziano entrambi con una citazione. Il primo parte da una frase di Cartesio: «La ragione non è nulla senza l’immaginazione». Il secondo prende spunto da una frase attribuita a Platone: «La bellezza è mescolare, in giuste proporzioni, il finito e l’infinito». Segue il classico studio di funzione.

Nei quesiti del compito di matematica anche un riferimento all’opera futurista di Boccioni riportata anche sulla moneta dei 20 centesimi e anagrammi della parola “studiare”. Infine una chiusura con una citazione del matematico David Hilbert che non richiede alcun tipo di esercizio, una sorta di firma e manifesto programmatico della traccia: «La matematica non conosce razze o confini geografici; per la matematica, il mondo culturale è una singola nazione».

19 giugno 2025

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