Giovedì 3 Settembre 2020 11:09
Rimettete i cestini dei rifiuti
Rifiuti nelle aree verde, nei giardini e nei parchi (ma anche per strada): serve un'inversione di tendenza. Non basta pensare di responsabilizzare i romani, bisogna anche intervenire riducendo il degrado. Ecco perché servono cestini e raccolta differenziata
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A Roma, tantissime aree verdi, giardini e giardinetti, parchi, sono ormai privi di cestini per i rifiuti. Le ragioni sono diverse. In certi casi si tratta di trascuratezza, perché i cestini danneggiati non vengono sostituiti. In altri casi, l’amministrazione reputa sufficienti i cassonetti disposti in giro per la città (quelli neri, marroni, bianchi e blu), che però servono soprattutto per i condomini e spesso sono lontani dalle zone verdi: non così lontani, ma neanche molto vicini. In altri casi (per esempio, la Caffarella), la scelta è quella di responsabilizzare i frequentatori dei parchi, imponendogli di riportare a casa i rifiuti. In generale, però, il problema principale è che svuotare i cestini ha un costo economico e, data la vastità della città, non è comodissimo (non a caso, nei contratti di servizio con l’Ama, lo spazzamento delle strade ha un costo elevato).

Foto di Andrew Stawarz diffusa su Flickr.com con licenza creative commons
Il risultato, comunque, è che spesso le aree verdi restano sporche. Certo, sarebbe meglio che i cittadini non lasciassero in giro rifiuti: il compito di un’amministrazione, però, non è quello di fare la morale ai cittadini, ma di trovare delle soluzioni, e anche di ridurre i danni. I rifiuti abbandonati non rappresentano un danno soltanto per l’estetica: nel caso della plastica, per esempio, si tratta di un materiale inquinanti e che hanno tempi di decomposizione lunghissimi.
E allora? E allora, bisogna rimettere in servizio i cestini dei rifiuti. Cestini per la raccolta differenziata. Cestini anti-intrusione da parte degli animali cittadini (gabbiani e altri volatili, cani, etc). Raccoglitori speciali per i mozziconi di sigaretta, usando semplicissimi sistemi di “nudge” (in inglese significa “spintarella”) per spingere le persone a usarli di più e meglio.

Un esempio di nudge: come spingere le persone a non buttare per terra i mozziconi di sigarette, utilizzandoli invece per una sorta di “gara”
E poi fare un po’ d’informazione, magari anche in più lingue. E monitorare le aree verdi della città, in accordo con i comitati di quartiere, le associazioni e i gruppi di cittadini che sempre più spesso oggi si armano soprattutto di pazienza per difendere gli spazi pubblici e verdi vicino a casa loro.
Stabilire un buon rapporto con i cittadini e i commercianti dei quartieri, responsabilizzandoli e dando loro un compito preciso (segnalare tutto quello che non funziona e che va sostituito) non serve solo a migliorare la pulizia della città, ma la città stessa e il rapporto con l’amministrazione.
[La foto del titolo è di Dzhavat Ushev ed è stata diffusa su Flickr.com con licenza creative commons]
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