Siglato un accordo di collaborazione per lo sviluppo di comunità educanti inclusive e partecipative. Al gruppo di lavoro congiunto il compito di definire priorità e monitorare le attività

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Costruire strategie sistemiche e integrate per rispondere in maniera efficace alle sfide sociali che attraversano il territorio della Capitale. Questo il principio che sta alla base dell’accordo di collaborazione siglato ieri, 8 luglio, tra Roma Capitale e Save the Children, per la realizzazione di interventi volti al contrasto della povertà educativa e allo sviluppo di comunità educanti inclusive e partecipative.

Realizzazione di azioni educative e sociali integrate, con attenzione ai contesti a maggiore fragilità; sostegno alla formazione di docenti e operator, per rispondere in modo innovativo ai bisogni educativi; valorizzazione delle scuole come spazi di comunità, capaci di accogliere, ascoltare e orientare. Sono solo alcune delle attività previste, sulle quali vigilerà un gruppo di lavoro composto da rappresentanti istituzionali e da Save the Children, proprio per garantire una governance efficace. Nel dettaglio, il gruppo di lavoro avrà il compito di definire priorità strategiche, monitorare l’attuazione delle attività, raccogliere dati, valutare l’impatto e garantire il raccordo tra le diverse azioni. Potranno, inoltre, essere coinvolti rappresentanti degli assessorati e figure esperte, in un’ottica di collaborazione ampia e qualificata.

Sul fronte della promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Save the Children è impegnata da anni anche sul territorio romano, con numerosi progetti educativi, sociali e comunitari, rivolti all’infanzia e all’adolescenza. Su tutti, i tre Punti Luce, centri ad “alta densità educativa”, a Ponte di Nona, Torre Maura e Ostia, dove ha anche attivato uno ”Spazio futuro” rivolto agli adolescenti, l’Emporio Aladino, che distribuisce gratuitamente presidi educativi e di crescita e strumenti scolastici, e un hub sociale che consolida la rete delle attività associative e istituzionali presenti sul territorio.

Soddisfazione, dunque, nelle parole del sindaco Roberto Gualtieri per l’accordo che «stringe un’alleanza già forte permettendoci di crescere insieme nel lavoro di contrasto alla povertà educativa e alle diseguaglianze. Una priorità per l’amministrazione – ha sottolineato -, che intendiamo condurre con ogni strategia utile. Questo è lo spirito con cui abbiamo lavorato a questo accordo, rafforzando una collaborazione profonda e consolidata, in particolare per gli aspetti legati alla scuola e al sociale». Di qui il grazie all’organizzazione e al direttore dei programmi Italia Europa Daniele Timarco, «per il contributo e il sostegno che l’associazione dà alla nostra attività quotidiana e all’intera città. Un ringraziamento – ha aggiunto – lo rivolgo anche agli assessore Pratelli e Funari per il lavoro fatto per questo protocollo, così prezioso».

Ha parlato di «un passo importante per costruire insieme un ecosistema di interventi contro la povertà educativa e le disuguaglianze sociali nei territori più vulnerabili della città», Daniele Timarco. «Questo protocollo – ha rimarcato – ci permette di attivare strategie congiunte a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, promuovendo percorsi inclusivi, la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e il rafforzamento del ruolo delle scuole e delle famiglie, della comunità e dei giovani». L’obiettivo, nelle parole del direttore dei programmi Italia Europa di Save the Children, è quello di «generare un cambiamento sistemico, duraturo e partecipato, mettendo al centro i diritti e il protagonismo di bambini, bambine, ragazzi e ragazze. Crediamo che solo attraverso alleanze solide e visioni condivise sia possibile garantire a ogni minore pari opportunità di crescita, educazione e futuro».

Presente alla firma dell’accordo anche l’assessore alla Scuola, formazione e lavoro Claudia Pratelli, che ha citato i dati Istat per ricordare che «nel 2023 il 39% dei ragazzi/e non ha praticato sport, il 16,8% non ha fruito di spettacoli fuori casa, senza contare l’abbandono precoce del percorso di studi. Sebbene Roma abbia numeri migliori della media nazionale, siamo consapevoli che il tema resta una priorità – ha affermato – e accanto al repertorio di strumenti significativi messi in campo in questi anni – penso per esempio ai nidi più accessibili, all’apertura pomeridiana delle scuole e all’investimento sulle zone a interesse educativo prioritario – sono convinta che sia fondamentale stringere alleanze con i soggetti più competenti su questo tema».

Anche per l’assessore alle Politiche sociali Barbara Funari, «la collaborazione con Save the Children ci permetterà di promuovere ulteriori progetti a favore di minori e giovani. Oggi – ha continuato – è fondamentale offrire alle nuove generazioni modelli di cooperazione e solidarietà per contrastare solitudine e individualismi. Convocheremo nel più breve tempo possibile il gruppo di lavoro per coprogettare insieme strategie, attività e programmi». Per delineare «un’idea di città che declina completamente il suo essere a misura dei più piccoli. Guardiamo alla città e alle nuove generazioni – l’esortazione -, perché quello è il futuro».

9 luglio 2025

 

 

 

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