Venerdì 11 Luglio 2025 10:07
A Fiumicino 119 profughi afghani


Arrivati da Islamabad grazie ai corridoi umanitari promossi da Sant'Egidio con il governo italiano e altre associazioni, «per non dimenticare chi aveva collaborato con l'Occidente»
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Sono arrivati ieri, 10 luglio, all’aeroporto di Fiumicino 119 profughi afghani. A portarli in Italia, un volo speciale “Solidaire” da Islamabad, attraverso i corridoi umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio insieme al governo italiano e ad altre associazioni. «In questi anni di grandi crisi internazionali si rischia di dimenticare gli afghani e l’Afghanistan, perché sono usciti dall’agenda internazionale», ha commentato il fondatore di Sant’Egidio Andrea Riccardi.
I nuovi arrivati, nuclei familiari e singoli, avevano trovato rifugio in Pakistan nell’agosto 2021, dopo la presa di Kabul da parte dei talebani, ma hanno vissuto per quasi quattro anni in condizioni estreme, in campi informali e rifugi di fortuna. Ad accoglierli in aeroporto, la Comunità di Sant’Egidio, i rappresentanti delle istituzioni e dei familiari con cui si sono ricongiunti. L’integrazione passerà attraverso percorsi di lingua, scuola e inserimento lavorativo. «Questa iniziativa è nata per non dimenticare chi aveva collaborato con le forze occidentali ed è rimasto bloccato in Pakistan o Iran – ha spiegato Riccardi -. Alcuni vivono ancora sotto tende, senza protezione. In questo gruppo ci sono donne sole con figli, mariti scomparsi, vedove, ma anche ricongiungimenti. E con i corridoi abbiamo già accolto oltre 8.500 persone. È una risposta concreta a una comunità internazionale sempre più incoerente».
A Fiumicino anche Pierfrancesco Sacco, della Direzione generale italiani all’estero e politiche migratorie della Farnesina. «Corridoi universitari per studenti, corridoi lavorativi per rifugiati che vengono in Italia per lavoro e corridoi umanitari. Il corridoio – ha osservato – collega una parte della casa con un’altra parte della casa, una parte di un edificio con un’altra parte di un edificio. Il corridoio è un canale di comunicazione. Il corridoio umanitario tra l’Afghanistan e l’Italia è uno dei più importanti perché l’Italia è sempre stata vicina al popolo afghano, alla società afghana nella cooperazione, nella promozione dei diritti umani, nella tutela dei valori dello stato di diritto».
Riferendosi all’iniziativa promossa in collaborazione con il progetto francese “Solidaire”, ha ribadito: «L’Italia non dimentica l’Afghanistan e infatti il corridoio umanitario è stato esteso per altre 700 persone pochi mesi fa. E così noi cerchiamo di far vincere la legalità rispetto all’illegalità, l’accoglienza e l’integrazione rispetto all’esclusione e alla segregazione. Questo è nelle corde della diplomazia italiana, della diplomazia in pace e di mediazione».
11 luglio 2025
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