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Mercoledì 23 Luglio 2025 09:07

Ladispoli, livelli elevati di Escherichia coli: scatta il divieto di balneazione

Un tratto della costa di Ladispoli è stato temporaneamente interdetto alla balneazione a causa del...

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Un tratto della costa di Ladispoli è stato temporaneamente interdetto alla balneazione a causa del superamento dei limiti di sicurezza per la presenza di Escherichia coli nelle acque marine. La decisione è stata assunta dal Comune in via precauzionale, dopo che un recente prelievo ha evidenziato una concentrazione batterica pari a 697 unità MPN ogni 100 millilitri, oltre la soglia massima consentita di 500 MPN/100mL prevista dalla normativa vigente.

Il punto interessato si trova a 250 metri a sinistra della foce del Fosso Vaccina, un’area da sempre soggetta a monitoraggio per la vicinanza a corsi d’acqua e potenziali sorgenti di inquinamento ambientale.

L’amministrazione comunale ha predisposto un’ordinanza di divieto di balneazione per tutelare la salute pubblica. Il provvedimento sarà in vigore fino a nuovo avviso e interesserà esclusivamente il tratto costiero segnalato, in attesa che i valori batteriologici rientrino nei limiti di legge.

Le autorità hanno immediatamente avviato attività di controllo e indagine per individuare le possibili cause dell’inquinamento, che al momento non sono state identificate con certezza. Gli impianti di depurazione risultano regolarmente funzionanti e non sono state segnalate anomalie operative da parte del gestore del servizio idrico.

Sono già state programmate nuove analisi sulle acque marine per verificare l’evoluzione del quadro microbiologico. In caso di risultati favorevoli, compatibili con i parametri di qualità previsti, l’ordinanza sarà revocata e la balneazione potrà riprendere regolarmente.

Nel frattempo, è stato richiesto l’intervento delle forze di polizia locale e degli organismi tecnici per effettuare ispezioni nell’area, con l’obiettivo di escludere cause strutturali o scarichi abusivi che potrebbero aver compromesso la qualità delle acque.

La presenza di Escherichia coli in quantità superiori ai limiti è generalmente considerata un indicatore di contaminazione fecale recente. La sua rilevazione in acque di balneazione implica un potenziale rischio sanitario, soprattutto per soggetti vulnerabili come bambini, anziani o persone con difese immunitarie compromesse. Tra le patologie associate all’esposizione ci sono infezioni gastrointestinali, cutanee e, in casi più gravi, sistemiche.

Il Comune ha predisposto apposita segnaletica nell’area interessata e invita i bagnanti a rispettare il divieto, evitando di immergersi anche per brevi periodi. L’azione si inserisce nel più ampio piano di monitoraggio ambientale stagionale, che prevede controlli periodici e aggiornamenti tempestivi alla popolazione.

L’episodio viene costantemente seguito dagli uffici tecnici comunali e dalle autorità sanitarie. In attesa delle prossime rilevazioni, l’attenzione resta alta su eventuali fonti di inquinamento ambientale, comprese condizioni meteorologiche avverse o anomalie idrauliche dei fossi affluenti.

Il Comune ha ribadito l’impegno a garantire la massima trasparenza nelle comunicazioni e ad aggiornare tempestivamente i cittadini su ogni sviluppo. La priorità resta la salvaguardia della salute pubblica e la tutela dell’ambiente marino.

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