Sabato 2 Agosto 2025 12:08
Giubileo dei giovani: l’adorazione al tramonto sulla spiaggia di Ostia


Oltre 800 i partecipanti all'iniziativa promossa dalle parrocchie della XXVI prefettura, A guidare la preghiera, il vescovo Tarantelli Baccari, ausiliare del settore Sud. «Lasciamo sempre uno spazio alla Parola»
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Ostia: il sole tramonta. Un piccolo altare viene allestito di fronte al mare. Sulla spiaggia ferrosa si accende una strada di fiaccole. La luna disegna sull’acqua una strada d’argento. Il suono della risacca e centinaia di braccialetti luminosi si accendono. La musica si spegne. Non è un rave. «È un’opportunità per aprire la porta del cuore».
Viene esposto il Santissimo. Inizia l’adorazione eucaristica, proposta dalle parrocchie della XXVI prefettura ai giovani arrivati per il loro Giubileo. Oltre 800 i presenti: pellegrini provenienti da Ucraina, Portogallo, Brasile, Polonia, Belgio, da Avellino e dalla diocesi di Cesena, guidati, questi ultimi, dal vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo. Poi i giovani di Ostia, tanti, insieme ai volontari che si sono adoperati in questi giorni per l’accoglienza. Sono seduti sui lettini, inginocchiati a terra. Diversi i sacerdoti disponibili per le confessioni. Viene letto il Vangelo di Giovanni.

foto diocesi di Roma/Gennari)
«Pietro torna a pescare, dopo aver incontrato e vissuto con Gesù. Torna a fare quello che sapeva fare. Sono giorni intensi questi», sottolinea il vescovo Renato Tarantelli, ausiliare per il settore Sud e vicegerente della diocesi, che presiede la preghiera. «Giorni ricchi di emozioni, cercando di incontrarsi, di entrare nel mistero della vita di tutti noi. Così dopo questi momenti voi tornerete alle vostre case, facendo quello che avrete sempre fatto. È lì che incontreremo il Signore. Lì tornerà a parlare a rinnovare la domanda: “Avete qualcosa da mangiare?”. La risposta che dovremmo dare è: “No Signore, non ho nulla. Sei tu a darmi tutto!” Tutto parte dal riconoscimento della propria debolezza. In questi giorni siamo nutriti dalla Parola. Lasciamole sempre uno spazio. Con Lui nulla è impossibile. Che questo Giubileo sia un trampolino per tuffarvi nelle vostre vite e scoprire il dono di Dio che è in voi».
Segue un silenzio denso e prolungato, poi alcuni canti. La preghiera è in italiano e in inglese. Quindi le testimonianze. Veronica, 23 anni, racconta: «Il mio “pescare” è studiare, nuotare, viaggiare, amare i miei genitori, il mio fidanzato. Andavo benissimo a scuola. Poi un giorno una delusione profonda. “Tu non sai amare!”. mi hanno detto. Ho continuato la mia vita di sempre ma dentro di me era cambiato qualcosa. Non mi fidavo più di nessuno. Poi un giorno un invito: un’esperienza missionaria in Etiopia, con le suore di Madre Teresa di Calcutta. Accompagnavo una ragazza disabile. Non riusciva a parlare. Le cantavo una canzone dei Modà: “Come un pittore”. Un giorno – continua Veronica – mi ha detto lei ciao. È stato meraviglioso. Lì ho capito che Gesù mi amava da morire. La Veronica delusa e timorosa di amare ora non c’è più. So che è possibile con Lui pescare 153 pesci. Cose meravigliose ci aspettano nella vita».

foto diocesi di Roma/Gennari)
Francesco, 25 anni, è catechista, attore e cantautore. «Dio è nella mia vita ogni giorno. Avevo 17 anni: “Getta le tue reti a destra”, sentii. Ero in ascolto. Quella notte queste parole mi hanno detto tante cose. Il Signore ha voluto che curassi le mie ferite prendendomi cura dei ragazzi adolescenti. La Parola parla a tutti. Sa di casa. Mettiamoci in ascolto, con il cuore, dell’amore di Dio».
«Organizzare questo momento è stata un’esperienza profonda, nella condivisione e nella preparazione», confida Sveva, dell’équipe di prefettura. «La preghiera nel creato permette di sentire e respirare la presenza del Signore. Meraviglioso il raccoglimento, come le testimonianze dei giovani, concrete e reali», aggiunge Laura, consacrata. «Vengo dal Brasile», racconta Eloise. «È la prima volta che vivo un momento simile. Non abbiamo il mare dove abito. Sentire quel “getta le reti” e avere il mare davanti è stato molto potente ed evocativo».
Al momento di preghiera era presente anche l’equipe della Pastorale giovanile della diocesi con il direttore dell’Ufficio diocesano don Alfredo Tedesco. «La vostra presenza è segno di una Chiesa giovane, radunata qui da tante parti – ha sottolineato padre Giovanni Patanè, il parroco prefetto -. Un modo bello per prepararci insieme all’incontro con il Santo Padre».
2 agosto 2025
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