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Sabato 2 Agosto 2025 17:08

Giubileo dei giovani: il «profondo dolore» del Papa per la morte di Pascale Rafic



18 anni, era arrivata dall'Egitto per partecipare all'evento. Le parole di Leone al vescovo Chami e l'incontro, nella tarda mattinata, con il gruppo di pellegrini compagni di viaggio della giovane

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«Il Santo Padre ha appreso con profondo dolore la notizia dell’improvvisa scomparsa della giovane diciottenne Pascale Rafic, in viaggio verso Roma dall’Egitto per partecipare al Giubileo dei giovani». La Sala stampa della Santa Sede ha accompagnato con una nota la notizia della morte della giovane, colta da un malore mentre si trovava sul bus che la riportava ad Artena, dove alloggiava con il suo gruppo. Leone XIV, si legge nel testo, ha contattato il vescovo Jean-Marie Chami, titolare di Tarso e ausiliare della Chiesa patriarcale di Antiochia dei greco-melkiti per l’Egitto, il Sudan e il Sud Sudan, «per esprimere la sua spirituale vicinanza ai familiari della giovane e all’intera comunità». E a «quanti sono colpiti da questo tragico episodio», assicura «preghiere di suffragio», invocando dal Signore «conforto e consolazione per i familiari, gli amici e tutti coloro che ne piangono la perdita».

Nella tarda mattinata di oggi, 2 agosto, il Papa ha incontrato in Vaticano il gruppo di pellegrini, compagni di viaggio della giovane Pascale. Un’occasione «di preghiera e di conforto spirituale per i giovani, ancora scossi dal doloroso evento».Parlandogli in inglese, Prevost ha detto loro che «la tristezza che la morte porta a tutti noi è qualcosa di molto umano e comprensibile, specialmente essendo così lontani da casa e in un’occasione come questa quando ci riuniamo davvero per celebrare la nostra fede con gioia». Poi, «all’improvviso, ci viene ricordato in un modo molto potente, che la nostra vita non è superficiale né abbiamo il controllo sulle nostre vite né sappiamo, come dice Gesù stesso, né il giorno né l’ora in cui, per qualche motivo, la nostra vita terrena finisce», ha proseguito.

Nelle parole del pontefice, «in un certo senso, mentre celebriamo questo anno giubilare di speranza, ci viene ricordato in modo molto potente quanto la nostra fede in Gesù Cristo debba far parte di chi siamo, di come viviamo, di come apprezziamo e ci rispettiamo gli uni gli altri, e soprattutto di come continuiamo ad andare avanti nonostante esperienze così dolorose. Quando qualcuno muore – ha proseguito -, è ovviamente molto umano e molto naturale piangere, sentire quel dolore, sentire la perdita di qualcuno che ci è caro». Poi, citando sant’Agostino, ha aggiunto: «Non lamentatevi come fanno i pagani, perché anche noi abbiamo visto Gesù Cristo morire sulla croce e risorgere dai morti. Ed è la nostra speranza nella risurrezione».

In questo anno giubilare di speranza, ha concluso Papa Leone, «la nostra speranza è in Gesù Cristo che è risorto. Oggi ha toccato le vostre vite in modo molto personale e diretto», ha osservato, tuttavia «nel mezzo di questo dolore, che tutti voi provate per la perdita della vostra amica, avete almeno questa opportunità di riunirvi per pregare, per rinnovare la vostra fede e per chiedere a Dio sia il riposo eterno per la nostra sorella, sia di rafforzare e consolare, rafforzare la nostra fede e rinnovarci nella speranza e come Chiesa, come fratelli e sorelle».

2 agosto 2025

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