Domenica 3 Agosto 2025 11:08
Il Papa ai giovani: «Aspirate a cose grandi. Non accontentatevi di meno»


La Messa conclusiva del Giubileo a Tor Vergata, che ha visto la partecipazione di oltre un milione di ragazzi da 146 Paesi del mondo. L'invito, una volta tornati a casa, a continuare «a camminare con gioia sulle orme del Salvatore».
L'articolo
Il Papa ai giovani: «Aspirate a cose grandi. Non accontentatevi di meno»
proviene da RomaSette
.
#apertura #papa #giubileo 2025 #giubileo giovani #messa tor vergata #papa leone xiv
leggi la notizia su RomaSette


È un messaggio tanto antico quanto rivoluzionario quello che Papa Leone XIV ha lasciato ai ragazzi nella Messa conclusiva del Giubileo dei giovani, che, comunica la Sala stampa vaticana, ha visto arrivare a Tor Vergata, secondo le autorità competenti, oltre un milione di under 30 da 146 Paesi. Antico perché è lo stesso che ha dato Gesù oltre 2000 anni fa. Rivoluzionario perché parlare oggi di condivisione a una società votata al possedere sempre più, sembra controcorrente. Ma la vera gioia, ha avvertito il vescovo di Roma, il senso profondo della vita, non sta nell’accumulare ricchezze ma nel saper condividere ciò che si possiede.
La speranza ha un nome, «è Gesù», ha affermato Prevost, osservando che «comprare, ammassare, consumare, non basta. Abbiamo bisogno di alzare gli occhi, di guardare in alto, alle “cose di lassù”, per renderci conto che tutto ha senso, tra le realtà del mondo, solo nella misura in cui serve a unirci a Dio e ai fratelli nella carità, facendo crescere in noi “sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità”, di perdono, di pace, come quelli di Cristo».

(foto: diocesi di Roma/ Gennari)
Di qui la consegna, l’eredità di questo Giubileo: «Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate» sull’esempio di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, che saranno canonizzati il 7 settembre. «Non accontentatevi di meno – le parole del Papa ai giovani -. Allora vedrete crescere ogni giorno, in voi e attorno a voi, la luce del Vangelo». Affidandoli alla protezione della Vergine Maria li ha esortati a continuare «a camminare con gioia sulle orme del Salvatore» una volta tornati nelle proprie case, in ogni parte del mondo, e a contagiare chiunque con il loro «entusiasmo e testimonianza di fede».
Arrivato alle 7.30, con circa un quarto d’ora di anticipo sul programma, il Papa ha prima sorvolato l’area in elicottero, per attraversarla, successivamente, a bordo della papamobile. Un simbolico abbraccio globale tra Leone, che ha salutato con la mano i ragazzi e afferrato al volo i doni che gli venivano lanciati, e i giovani che hanno trascorso la notte all’aperto in attesa della liturgia concelebrata da 20 cardinali, 300 vescovi e migliaia di sacerdoti. Nelle prime file il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, il sindaco Roberto Gualtieri, il capo Dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano.
Prima della celebrazione il pontefice ha salutato, tra gli altri, don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile di Roma, e suor Rebecca Nazzaro, direttrice dell’Opera romana pellegrinaggi. Poi, a braccio, ha salutato in italiano, inglese e spagnolo. «Buongiorno a tutti. Stiamo per iniziare la celebrazione. Dio vi benedica che sia una occasione memorabile per tutti. Camminiamo insieme, viviamo in Cristo».

(foto diocesi di Roma/Gennari)
Nell’omelia ha poi ripercorso l’ultima settimana dei pellegrini. «Avete vissuto molte esperienze belle – ha detto parlando in inglese -. Avete incontrato altri giovani provenienti da diverse parti del mondo e da culture diverse. Avete scambiato conoscenze, condiviso aspettative e vi siete messi in dialogo con la città attraverso l’arte, la musica, la tecnologia e lo sport. Al Circo Massimo, vi siete anche avvicinati al sacramento della riconciliazione e avete ricevuto il perdono di Dio, chiedendo il suo aiuto per vivere una vita buona».
Usando l’immagine della natura che rinasce in primavera, si è soffermato sulla bellezza e sulla fragilità della vita. «Siamo fatti così – ha dichiarato Leone -. Siamo fatti per questo. Non per una vita dove tutto è scontato e fermo, ma per un’esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell’amore. E così aspiriamo continuamente a un “di più” che nessuna realtà creata ci può dare; sentiamo una sete grande e bruciante a tal punto che nessuna bevanda di questo mondo la può estinguere. Di fronte a essa, non inganniamo il nostro cuore, cercando di spegnerla con surrogati inefficaci! Ascoltiamola, piuttosto! Facciamone uno sgabello su cui salire per affacciarci, come bambini, in punta di piedi, alla finestra dell’incontro con Dio».
3 agosto 2025
L'articolo
Il Papa ai giovani: «Aspirate a cose grandi. Non accontentatevi di meno»
proviene da RomaSette
.