C'è tempo fino al 7 settembre. Le famiglie potranno scegliere una tra le 254 strutture sportive che hanno aderito e poi fare domanda per accedere al sostegno. Il sindaco Gualtieri: «Aiuto concreto»

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C’è tempo fino al 7 settembre per richiedere il bonus da 500 euro di Roma Capitale per lo sport, per l’annualità 2025 – 2026. Le famiglie romane popotranno scegliere una tra le 254 strutture sportive che hanno aderito e poi fare domanda per accedere al sostegno, accedendo alla . Stanziati, in tutto, 1,5 milioni per un provvedimento che, per il terzo anno consecutivo, ha l’obiettivo di agevolare la pratica sportiva a Roma. La misura è rivolta a ragazzi e ragazze da 5 a 16 anni con Isee fino a 40mila euro mentre per le persone con disabilità non esiste alcun vincolo, né di età e né di reddito.

«Garantiamo un aiuto concreto per migliaia di famiglie – afferma il sindaco Roberto Gualtieri -, perché l’accesso gratuito e agevolato alla pratica sportiva crea inclusione e contrasta le disuguaglianze. Nei due anni precedenti abbiamo già erogato 10mila voucher che rappresentano una parte fondamentale della nostra idea di sport di base, in grado da un lato di creare opportunità per tutti i cittadini senza distinzioni di reddito o di condizione e, dall’altro, di riportare legalità e rispetto delle regole in tutta la rete di impianti sportivi».

Due anni fa, ricorda l’assessore Alessandro Onorato (Grandi eventi, sport, turismo e moda), «i circoli che avevano aderito erano 130; oggi sono quasi il doppio e sono in tutti i municipi: è un successo. La novità – prosegue – è la tempistica: siamo riusciti ad aprire l’accreditamento durante l’estate per venire incontro alle esigenze di tante famiglie che già possono iscrivere i propri figli alla stagione futura. Siamo orgogliosi di questo provvedimento, diventato un modello anche per altre istituzioni che hanno adottato azioni simili». In due anni, è il bilancio tracciato da Onorato, «abbiamo erogato il voucher sport ad oltre 10mila ragazze e ragazzi romani. E tutte le 1.900 persone con disabilità che lo avevano richiesto lo hanno ottenuto. È uno strumento prezioso perché, purtroppo, oggi il primo motivo per cui non si pratica sport è economico». E non solo nei casi di emergenza sociale. Invece l’assessore lo rivendica con forza: «Lo sport deve essere un diritto, non un privilegio di pochi».

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4 agosto 2025

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