Servizi > Feed-O-Matic > 660836 🔗

Sabato 9 Agosto 2025 00:08

Le Stelle Cadenti di San Lorenzo

Le Stelle Cadenti di San Lorenzo Come ogni tradizione e usanza, la Pro Loco di Roma ha il piacere di condividere con voi la storia di San Lorenzo e delle stelle cadenti, coinvolgendovi in un nuovo articolo che vi farà scoprire qualcosa di nuovo! Nel corso della storia dell’umanità le stelle e gli astri sono […]

L'articolo
Le Stelle Cadenti di San Lorenzo
sembra essere il primo su
Pro Loco di Roma
.

#curiosità & tipicità #in evidenza
leggi la notizia su Pro Loco di Roma



Come ogni tradizione e usanza, la Pro Loco di Roma ha il piacere di condividere con voi la storia di San Lorenzo e delle stelle cadenti, coinvolgendovi in un nuovo articolo che vi farà scoprire qualcosa di nuovo!

Nel corso della storia dell’umanità le stelle e gli astri sono sempre stati un punto di riferimento per la navigazione, l’orientamento urbano, le misurazioni del tempo, il calendario e l’agricoltura. Insieme ad essi, gli astri erano considerati divini e Imperatori e figure religiose li usavano per legittimare il proprio potere.


Ottaviano Augusto – monete coniate con simboli astrologici, Capricorno e Scorpione

Un esempio fu Giulio Cesare catasterizzato nell’astro che apparve dopo la sua morte: una leggendaria cometa apparsa nel 44 a.C. che per sette giorni rimase visibile nel cielo nord-orientale di Roma. La gente pensò di riconoscere nella cometa l’anima divinizzata di Cesare.

Un altro esempio fu Ottaviano Augusto che impresse simboli astrologici sulle monete e sulle sue rappresentazioni imperiali.


Rappresentazione dell’Universo del poeta Marco Manilio 

Nell’antica Roma il poeta Marco Manilio scrisse il poema “Astronomica”, in cinque libri, in cui descrisse i fenomeni celesti, l’influenza dei segni zodiacali e la connessione fra il cosmo e l’uomo. Insieme a lui, un’altra figura fondamentale fu Tolomeo, che anche se vissuto ad Alessandria, ebbe un’influenza profonda su Roma. La sua opera astrologica Tetrabiblos divenne un testo di riferimento per oltre un millennio inquanto la sua astronomia, codificata nell’Almagesto, rimase fondamentale per calcolare i movimenti celesti.

Anche luoghi specifici della capitale, come il Pantheon, furono concepiti con un preciso riferimento cosmologico: la sinergia tra cupola e oculo creano un profondo legame simbolico tra Terra e Cielo.

Con l’ascesa del cristianesimo però, l’astrologia fu sempre più regolamentata e condannata, considerata una pratica vaga e superstiziosa, fino ad essere perseguitata.


San Lorenzo – Decorazione vetrata nella Cattedrale di San Vito di Praga

In questo scenario, San Lorenzo, diacono romano della Chiesa di Roma attivo nella metà del III secolo, si distinse per la sua carità verso i poveri e fu incaricato da papa Sisto II di amministrare i beni ecclesiastici. Quando l’Imperatore Valeriano ordinò la consegna dei tesori della Chiesa, Lorenzo si presentò davanti ai soldati accompagnato da malati e poveri affermando: “Ecco i tesori della Chiesa”, mostrando i più bisognosi come vero patrimonio spirituale. Così facendo il 10 agosto 258 d.C., Lorenzo fu condannato a morte e secondo tradizione fu bruciato vivo su una graticola.

Dopo la sua morte, Costantino fece costruire una basilica sulla via Tiburtina dove il Santo fu sepolto. Questo luogo è diventato il nucleo di edifici sacri successivi, tra cui quelli voluti dai Papi Pelagio II e Onorio III.

Roma quindi racchiude non solo il luogo storico del martirio, ma conserva luoghi di devozione e simboli di fede come la Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, meta ancora ad oggi di pellegrinaggio. Così San Lorenzo, amatissimo dai romani, è considerato il terzo Patrono di Roma, dopo i Santi Pietro e Paolo.

 

Secondo la tradizione e le leggende romane, le meteore dello sciame delle Perseidi visibili in quella notte, chiamate “lacrime di San Lorenzo”, simboleggiano le scintille dei carboni ardenti su cui è stato arso o le lacrime del martire.

Ispirazione anche di poeti, lo ritroviamo per esempio nella letteratura di Giovanni Pascoli, con la sua poesia X Agosto, dove rievoca  potentemente questa immagine del cielo come “pianto di stelle”.

La notte incarna un momento di speranza: vedere una stella cadente equivale a esprimere un desiderio, un’usanza antica che unisce magia, simbolismo religioso e meraviglia astronomica che ha origini antichissime. Secondo la mitologia romana, durante le Feriae Augusti si svolgevano processioni in onore di Priapo, dio della fertilità: le stelle cadenti erano interpretate come simbolo di abbondanza, come se il dio fecondasse i campi con le sue scintille celesti.

E così come per i romani vedere le stelle cadenti era simbolo di buon auspicio e prosperità, ad oggi questa tradizione continua ad esistere e infondere la speranza che ciò che più abbiamo nel cuore possa realizzarsi e germogliare.



 

L'articolo
Le Stelle Cadenti di San Lorenzo
sembra essere il primo su
Pro Loco di Roma
.

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI