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Sabato 9 Agosto 2025 07:08

A Roma serve una metro sotto il Grande Raccordo Anulare?

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Nella cornice della discussione sul tracciato della linea D, la quarta metropolitana che chiuderà il ciclo delle metropolitane “pesanti” nella Capitale si moltiplicano le proposte di aggiungere al disegno del PUMS ulteriori linee, fantasiose quanto sensate.

Tra queste c’è sicuramente la vulgata che sostiene la necessità di una metropolitana circolare all’interno di Roma, il cui percorso coincida con il Grande Raccordo Anulare. A sostenere questa necessità sarebbe l’ingente traffico veicolare già esistente sul GRA, oggi simbolo dell’immobilità nella Capitale.


Una proposta, dicevamo, fantasiosa quanto sensata. Ben 68,2 km di metropolitana per 33 fermate, quante sono le uscite numerate da Antonello Venditti Guzzanti nella canzone dedicata all’anello autostradale, che tuttavia servirebbero poco o niente a decongestionare la Capitale.


L’errore di un tracciato del genere sta nella valutazione della funzione che svolge il Raccordo, così come quella che sarebbe svolta dalla potenziale metropolitana.


Il GRA non è infatti un luogo aggregatore, così come sono i vari quartieri della Capitale che ospitano case, uffici o luoghi del settore terziario (monumenti, spazi espositivi, ecc…) ma è un “non luogo”, il cui unico scopo è connettere un luogo A ad un luogo B.


Gli spostamenti che affollano il Raccordo, conseguentemente, non sono originati per la gran parte dai quartieri che sorgono a ridosso dell’autostrada (quartieri, è opportuno dire, che sono presenti solo in alcuni tratti della Circonvallazione), ma da zone più popolose della Capitale e al di fuori della Capitale.


A differenza di una metro sotto il GRA, l’Autostrada stessa svolge una funzione comunque utile della città, visto che i mezzi che la attraversano (le automobili) sono ad uso individuale e consentono di arrivare direttamente a destinazione.


Viceversa una metropolitana sotto il GRA non avrebbe alcun senso di esistere, visto che i treni partirebbero da luoghi disabitati per arrivare in altrettanti luoghi lontani dai quartieri e dal centro cittadino, a meno di ricorrere ad ulteriori cambi con altri mezzi.


Insomma, la metro sotto il GRA è un oggetto che tanto piace e affascina, ma di cui Roma non ha assolutamente bisogno.


Altre linee di carattere tangenziale sono urgenti e già teorizzate dagli studi di trasporto del PUMS: il completamento dell’Anello Ferroviario e la tramvia tangenziale Fidene-Ponte Mammolo-Subaugusta-Laurentina per citare i due esempi più rilevanti.



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