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Venerdì 15 Agosto 2025 17:08

39 anni fa’ la Maxitela di Carlo Riccardi: l’arte che abbracciò Piazza del Popolo

Trentanove anni fa, nell’estate del 1986, Carlo Riccardi compì un gesto destinato a entrare nella...

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Trentanove anni fa, nell’estate del 1986, Carlo Riccardi compì un gesto destinato a entrare nella memoria collettiva della capitale: “incravattare” l’obelisco di Piazza del Popolo con una delle sue celebri MaxiTele. Un happening sorprendente e poetico, capace di unire stupore, provocazione e impegno civile.

Carlo Riccardi
L’installazione, realizzata senza preavviso, attirò l’attenzione di cittadini e turisti, mentre i vigili urbani vegliavano sull’operazione. L’obiettivo dell’artista era chiaro: sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato dei monumenti italiani e sollecitare le istituzioni alla loro tutela. Riccardi, pioniere della street art ben prima che il termine fosse comune, trasformava le piazze in gallerie a cielo aperto con opere itineranti che non alteravano i luoghi, ma li arricchivano di significato.

Tra le sue performance più memorabili si ricordano Piazza della Signoria a Firenze, la MaxiTela per Giovanni Paolo II in Vaticano, installazioni a Siena, Terracina, Francoforte, Barcellona e Basilea. Nel 1987 Roma ospitò altre sue imponenti creazioni, fino a eventi internazionali e persino un’esposizione subacquea a Ponza.
Nato a Olevano Romano nel 1926, Riccardi fu anche un fotografo instancabile: il suo archivio –
www.archivioriccardi.it
 – conta oltre tre milioni di scatti. Fondatore del movimento “Quinta Dimensione”, promuoveva una visione che riportasse l’Uomo al centro, unendo arte e pensiero.

Nel 2016, per il trentesimo anniversario, tornò a Piazza del Popolo con l’opera collettiva “Diamoci una mano”, riaffermando il suo messaggio di unione tra i popoli. La Maxitela del 1986 resta un simbolo luminoso della necessità di proteggere la bellezza, come ricordava Pierre Carnac: “Nel 4000 un solo quadro ricorderà il nostro tempo: il cerchio luminoso di Carlo Riccardi”.

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