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Giovedì 21 Agosto 2025 18:08

Roma, tentati furti ai distributori di carburante: fermata una coppia con una bimba su un furgone rubato

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un 34enne romano e una 42enne italo-brasiliana, entrambi già noti alle […]

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I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un 34enne romano e una 42enne italo-brasiliana, entrambi già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati di aver messo a segno una serie di colpi ai danni di distributori di carburante tra via Prenestina e via dei Gordiani.

I militari, allertati dal 112 per la presenza di un furgone sospetto nei pressi di un impianto in via Prenestina, hanno avviato immediate ricerche, intercettando il mezzo – un Citroën Jumper con targhe rubate, risultato anch’esso provento di furto – fermo in via Casilina.

A bordo si trovava la coppia, insieme alla figlia di 8 anni.

Dalle ricostruzioni, i due, nel corso della nottata, sono gravemente indiziati di aver dapprima asportato assegni e documentazione da un distributore in via dei Gordiani, per poi tentare due ulteriori colpi presso altri impianti in via Prenestina e via Anagni.

In quest’ultimo episodio, l’uomo, tra l’altro gravato dalla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Gerano, si sarebbe ferito a una mano mentre cercava di forzare la cassa self service con una mazzetta, lasciando evidenti tracce di sangue sul posto. Subito dopo, nonostante la vistosa ferita, i due avrebbero proseguito, sempre con il bambino a bordo, venendo infine sorpresi e bloccati dai Carabinieri.

La perquisizione del veicolo ha permesso di rinvenire numerosi arnesi da scasso e un martello con tracce di sangue, tutto posto sotto sequestro.

Gli arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti ai domiciliari, mentre la minore, durante l’udienza di convalida, è stata temporaneamente affidata a un familiare.

Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto per entrambi e disposto l’obbligo di dimora per l’uomo e nessuna misura per la donna.

Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono intendersi innocenti fino a eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

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