Si è conclusa con un fermo nei pressi della stazione Termini la caccia all’uomo avviata dopo la brutale aggressione avvenuta domenica mattina nel parco di Tor Tre Teste, a Roma. I carabinieri hanno individuato e bloccato un 26enne di origine gambiana, gravemente indiziato dei reati di rapina e violenza sessuale ai danni di una donna sessantenne.

Secondo quanto ricostruito, la vittima stava passeggiando all’alba con il proprio cane quando è stata sorpresa alle spalle dall’uomo, che le ha sottratto il cellulare e poi l’ha costretta a subire violenza. La donna, sotto choc, è stata soccorsa e trasferita al Policlinico Casilino, dove è stato attivato il protocollo dedicato alle vittime di abusi.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma e condotte dai carabinieri della stazione di Tor Tre Teste, hanno consentito in poche ore di delineare un identikit dell’aggressore grazie alla descrizione fornita dalla vittima e alle immagini delle telecamere di sorveglianza. Decisivi alcuni dettagli dell’abbigliamento – in particolare scarpe e cappellino – che hanno permesso ai militari di riconoscerlo nei pressi di Termini.

Dopo il fermo, il 26enne è stato sottoposto a individuazione fotografica e la donna lo ha riconosciuto senza esitazioni. L’uomo, immigrato regolare in Italia, ha reso dichiarazioni spontanee ammettendo le proprie responsabilità e raccontando di aver agito sotto l’effetto di crack, acquistato poco prima nel quartiere Quarticciolo, noto per le attività di spaccio.

Al momento il giovane si trova a disposizione della magistratura. Il tribunale di Roma dovrà decidere sulla convalida del fermo.