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Lunedì 1 Settembre 2025 12:09

Ucraina, il Papa: «La voce delle armi deve tacere»



Al termine dell'Angelus, ribadito «con forza» l'appello «per un cessate il fuoco immediato e per un serio impegno nel dialogo». Il pensiero ai migranti morti nel naufragio in Mauritania

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«La guerra in Ucraina continua a seminare morte e distruzione». Lo ha ricordato ieri, 31 agosto, Papa Leone XIV, al termine della preghiera dell’Angelus in piazza San  Pietro, rivolgendo a tutti l’invito «a non cedere all’indifferenza, ma a farsi prossimi con la preghiera e con gesti concreti di carità. Ribadisco con forza – ha continuato – il mio pressante appello per un cessate il fuoco immediato e per un serio impegno nel dialogo. È tempo che i responsabili rinuncino alla logica delle armi e imbocchino la via del negoziato e della pace, con il sostegno della comunità internazionale». Quindi ha ribadito con fermezza: «La voce delle armi deve tacere, mentre deve alzarsi la voce della fraternità e della giustizia». Di qui l’ennesimo richiamo alla comunità internazionale a favorire percorsi concreti di pace in Ucraina.

Il pensiero del pontefice è andato anche alle vittime della sparatoria durante una Messa scolastica in Minnesota. In lingua inglese ha invocato Dio «perché fermi la pandemia delle armi, grandi e piccole, che contagia il nostro mondo» e ha esortato a pregare affinché Maria, Regina della Pace, aiuti l’umanità a «compiere la profezia di Isaia: “Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci” (Is 2,4)».

Ancora, Leone ha ricordato gli oltre 50 morti e le cento persone che risultano ancora disperse nel naufragio di un’imbarcazione carica di migranti, lungo la costa atlantica della Mauritania. «Questa tragedia mortale si ripete ogni giorno ovunque nel mondo. Preghiamo perché il Signore ci insegni, come singoli e come società, a mettere in pratica pienamente la sua parola: “Ero straniero e mi avete accolto” (Mt 25,35). Affidiamo tutti i feriti, i dispersi e i morti, ovunque, all’abbraccio amorevole del nostro Salvatore».

Da ultimo, il Papa ha richiamato l’attenzione sulla Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato che si celebra oggi, 1° settembre. Un appuntamento «più che mai importante e urgente», ha rilevato, che quest’anno ha per tema “Semi di pace e di speranza”. «Uniti a tutti i cristiani la prolunghiamo nel “Tempo del Creato” fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi»:

1° settembre 2025

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