Giovedì 4 Settembre 2025 09:09
Riforma degli impianti pubblicitari: ai municipi fornite poche e discutibili informazioni
Nelle commissioni municipali che analizzano la proposta di riforma della giunta capitolina l'assessora Lucarelli sta fornendo indicazioni a nostro avviso non corrette sui piani di localizzazione esistenti
L'articolo
Riforma degli impianti pubblicitari: ai municipi fornite poche e discutibili informazioni
sembra essere il primo su Diarioromano
.
#cartelloni #in primo piano #bastacartelloni #cartelloni pubblicitari #monica lucarelli #piani di localizzazione
leggi la notizia su Diarioromano
Come promesso, torniamo ad occuparci del tema cartelloni pubblicitari per seguire l’iter della proposta di riforma presentata improvvisamente dalla giunta capitolina a fine luglio.
Negli ultimi articoli pubblicati abbiamo:
–
fortemente criticato, nel metodo e nel merito, la proposta di riforma
,–
pubblicato la lettera dell’assessora Monica Lucarelli
, responsabile delle attività produttive nella giunta capitolina, in risposta alle nostre critiche,–
replicato alla lettera dell’assessora
(senza ricevere ulteriore risposta),–
formalizzato i nostri rilievi e le nostre proposte di emendamento al testo
, inviandole a tutti i municipi.Dopo l’approvazione della proposta da parte della giunta capitolina, avvenuta a fine luglio, il testo deve ottenere il parere da parte di tutti i Municipi, per poi passare dalla commissione commercio dell’Assemblea Capitolina ed infine arrivare alla votazione finale in aula Giulio Cesare.
Abbiamo già detto dell’anomalia di inviare ai municipi la proposta il primo agosto con una scadenza per l’espressione del parere di trenta giorni, sapendo che nel mese di agosto l’attività dei municipi viene sostanzialmente sospesa. E infatti i Municipi hanno iniziato solo in questi giorni ad esaminare il testo proposto nell’ambito di sedute delle commissioni commercio (spesso affiancate da altre commissioni).
Alcuni Municipi hanno voluto approfittare della nostra disponibilità a dare una mano per cercare di capire una normativa per sua natura ostica. Rispondendo al loro invito abbiamo quindi finora partecipato a sedute delle commissioni commercio in Municipio II, Municipio III, Municipio I, Municipio X e Municipio XV. In tutti i casi siamo stati affiancati dall’arch Rodolfo Bosi, tra i massimi esperti della materia e compagno di battaglie da sempre nel contrasto alla Cartellopoli romana.
Come avevamo facilmente previsto, in tutti i municipi in cui siamo stati invitati abbiamo potuto constatare l’enorme difficoltà da parte dei consiglieri di comprendere appieno il testo normativo proposto, stante sia la sua natura estremamente tecnica, sia una situazione pregressa fatta di stratificazioni normative e giurisdizionali accumulatesi in decenni.
Questo fa sì che sia indispensabile fornire ai consiglieri indicazioni precise sul testo proposto, illustrandogli quello che c’è dietro una normativa particolarmente difficile da analizzare.
Probabilmente questo è il motivo per cui l’assessora Lucarelli si sta spendendo in prima persona per illustrare il provvedimento da lei proposto nelle sedute delle commissioni municipali, cosa che ci risulta abbia già fatto in Municipio X e Municipio XV e che prossimamente dovrebbe fare in Municipio I.
Avendo noi partecipato personalmente alla seduta delle commissioni congiunte ambiente e commercio del Municipio XV, tenutasi ieri mattina, dove era presente anche l’assessora Lucarelli, abbiamo potuto ascoltare direttamente la sua illustrazione del provvedimento.
Che noi ci si trovi in disaccordo sulle motivazioni politiche che stanno dietro le scelte fatte nella proposta di riforma è cosa senz’altro trascurabile, non avendo il nostro parere alcun valore neanche consultivo, ma il fatto che alcune affermazioni dell’assessora appaiano a noi non corrette è questione che non può essere tralasciata.
Se infatti, come detto, il parere dei consiglieri può essere espresso solo a seguito di spiegazioni chiare sul provvedimento proposto, il fornire loro indicazioni non verificate minerebbe la validità stessa di tale parere.
È nell’interesse quindi di un valido e trasparente dibattito pubblico sulla riforma proposta che vogliamo segnalare le affermazioni a nostro avviso discutibili fatte dall’assessora Lucarelli, sperando che essere vengano o corrette o meglio spiegate in modo da dimostrarne la validità.
Nel dettaglio, il punto da noi contestato riguarda i piani di localizzazione degli impianti pubblicitari approvati nel 2017 e redatti sulla base delle norme del 2014. Tali piani furono redatti materialmente da Aequa Roma, poi presentati in tutti i municipi raccogliendo le osservazioni di consiglieri, associazioni di cittadini e ditte pubblicitarie, e quindi approvati dalla giunta capitolina nel novembre 2017 (
DGC n.243 del 13/11/2017
). Questi piani contengono l’indicazione esatta di ogni singolo impianto pubblicitario previsto, inclusa la tipologia e la geolocalizzazione esatta (con latitudine e longitudine), e potevano essere utilizzati per pubblicare i bandi di gara con cui dare in concessione gli impianti, cosa che né l’amministrazione Raggi né quella Gualtieri hanno voluto fare.Nel suo intervento l’assessora Lucarelli affronta il tema dei piani di localizzazione esistenti e questo è il passaggio del suo intervento che conterrebbe due informazioni a nostro avviso non corrette:
“… ricordiamo che i piani di localizzazione del 2017 non furono mai approvati in via definitiva e quindi non era possibile sulla base di quei piani andare a gara, ma non furono mai approvati in via definitiva perché non individuavano fin dall’inizio l’ubicazione precisa degli impianti da mettere a gara …”
(per chi volesse ascoltare l’ìintervento dell’assessora, è disponibile la registrazione della seduta
a questo link
; il passaggio da noi contestato è al minuto 10’27”)Proviamo a spiegare ciascuno dei due punti.
1. “… ricordiamo che i piani di localizzazione del 2017 non furono mai approvati in via definitiva e quindi non era possibile sulla base di quei piani andare a gara …”
Come abbiamo già scritto, a noi risulta che quei piani siano stati approvati dalla giunta capitolina con la deliberazione n.243, per cui riteniamo che l’assessora Lucarelli dovrebbe spiegare come la sua affermazione si coniughi con la deliberazione citata e di cui riportiamo di seguito il frontespizio:

2. “… ma non furono mai approvati [i piani di localizzazione] in via definitiva perché non individuavano fin dall’inizio l’ubicazione precisa degli impianti da mettere a gara …”
Qui davvero non capiamo come l’assessora appaia non sapere che i piani di localizzazione approvati nel 2017 contengano l’indicazione esatta di ogni impianto incluso nella pianificazione.
Quella che segue è l’esempio di una delle tante mappe, incluse nei piani, che mostra tutti gli impianti suddivisi per tipologia e circuito di appartenenza.

A ulteriore dimostrazione dell’esistenza di una pianificazione di estremo dettaglio, impianto per impianto, mostriamo gli elenchi degli impianti disponibili sulle
pagine web degli Open Data di Roma Capitale
.
Scaricando il primo file (impianti.csv) si può vedere l’elenco completo degli impianti con tutte le informazioni associate, inclusa la geolocalizzazione in termini di latitudine e longitudine. Eccone un estratto:

Anche qui riterremmo indispensabile che l’assessora Lucarelli spiegasse la sua affermazione alla luce di quanto da noi dimostrato.
In conclusione ci teniamo a ribadire che non abbiamo nessun interesse a polemizzare in modo ideologico con l’amministrazione capitolina. Essendo però fortissimamente interessati ad una soluzione al pluridecennale problema “cartellopoli” a Roma (come dimostra il nostro impegno che data dal 2009 e include la presentazione di una delibera d’iniziativa popolare supportata da diecimila firme), non possiamo tacere assistendo ad un’iniziativa tanto male orchestrata da parte dell’amministrazione Gualtieri.
L’aver infatti dato ascolto solo alle ditte pubblicitarie (come dettagliatamente documentato nelle premesse della proposta di delibera), escludendo i cittadini che avevano ufficialmente richiesto di partecipare alle fasi preparatorie del provvedimento, il costringere i municipi a dare dei pareri frettolosi e basati su informazioni non corrette, la decisione di cancellare i piani di localizzazione esistenti, costati anni di lavoro e centinaia di migliaia di euro, sono tutti elementi che non possono che portare al procrastinare lo status quo esistente, con un numero imprecisato di impianti abusivi (non inclusi nella banca dati ufficiale) o fuori norma (in banca dati ma in violazione di qualche norma) e il mantenimento della “cartellopoli” per i prossimi lustri.
Così come ci siamo resi disponibili con i municipi per aiutare nell’analisi della proposta di riforma, ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci con l’amministrazione centrale, magari con incontri diretti piuttosto che interlocuzioni sulle pagine del nostro blog.
Peraltro si direbbe che la stessa assessora Lucarelli beneficerebbe di tali confronti diretti.
Ricordiamo che questa è la nostra battaglia fondativa (Diarioromano prese le mosse da Bastacartelloni nel 2015) per cui tutti possono star certi che la combatteremo fino alla fine (pur temendo di sapere già come andrà a finire).
L'articolo
Riforma degli impianti pubblicitari: ai municipi fornite poche e discutibili informazioni
sembra essere il primo su Diarioromano
.